L'attesa sui conti
Fiat mette il turbo a Piazza Affari
La tempesta rialzista si è scatenata sul Lingotto poco dopo le 13 quando nel giro di una manciata di secondi il titolo, in luce fin dalle prime battute, ha messo il turbo e si è impennato a 14,07 euro (+9,96%) con conseguente sospensione per eccesso di rialzo. In Borsa, con il 7% delle ordinarie, è stato scambiato anche il 2% delle risparmio (+6,42% a 12,23%) e poco più dell'1% delle privilegio (+5,56% a 10,71). La corsa del Lingotto si è poi allargata alle cassaforti di casa Agnelli, Ifil (+3,46% a 5,80) e Ifi (+1,77% a 21,31). Sul perchè di un rally così improvviso e violento si sono diffuse nelle sale operative le voci più disparate: da una cessione di asset, in particolare Iveco, a un possibile faccia a faccia tra Sergio Marchionne e alcuni investitori istituzionali. Ma il Lingotto, con una nota ufficiale, ha escluso «cessioni di asset ad eccezione di quelle già comunicate al mercato», stoppando così le indiscrezioni su uno spin-off di Iveco. A rendere più incandescente la seduta anche un report di Intermonte che ribadiva il giudizio «buy» sul titolo e innalzava il prezzo obiettivo (target price) da 14 a 18 euro.Certo è che gli occhi si sono spostati sui prossimi appuntamenti del Lingotto. Il 26 ottobre, ha confermato nella nota Fiat, il cda di Torino esaminerà i risultati del terzo trimestre, mentre l'8 e 9 novembre Marchionne incontrerà la comunità finanziaria per «illustrare la situazione del gruppo e l'aggiornamento del piano industriale con dettagli sugli obiettivi sino al 2010». Il mercato sembra dunque scommettere per una possibile revisione al rialzo dei target, con la presentazione di un piano industriale più aggressivo di quello del 2004.