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Energia, nessun rischio sul gas russo

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Il commissario Ue Piebalgs: non ci saranno altre crisi nelle forniture per l'inverno

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È un messaggio rassicurante quello del commissario europeo per l'Energia, Andris Piebalgs. Che, da lettone spende parole rassicuranti a favore dei partner russi, padroni di gran parte del gas importato in Europa, in grado di fare il bello e il cattivo tempo per quanto riguarda gli approvvigionamenti europei di metano. «Abbiamo avuto conferma - ha detto durante una conferenza stampa in occasione della sua visita a Roma - che interruzioni negli approvvigionamenti di gas, come quelle avvenute lo scorso inverno, non dovrebbero più ripetersi. Gli stoccaggi dell'Ucraina sono pieni di gas». E se mai l'Ucraina, come lo scorso anno, dovesse tornare a «succhiare» gas dai gasdotti russi, mettendo in particolare difficoltà l'Italia che è l'ultimo Paese in cui arriva il gasdotto dalla Russia, il ministero per lo Sviluppo economico ha fatto sapere che gli stoccaggi di gas italiani sono stati ricostituiti al 100% il 10 ottobre. Una buona notizia per i consumatori italiani che, se tutto andrà bene, non dovranno spegnere il riscaldamento un'ora prima come lo scorso inverno. Ma se gli amministratori delegati di Eni ed Enel, Paolo Scaroni e Fulvio Conti, si sono detti relativamente ottimisti per l'inverno, ha avuto parole di prudenza il ministro per lo Sviluppo Economico, Pierluigi Bersani: «Ci siamo attrezzati, abbiamo lavorato per metterci al riparo da emergenze», ha detto, anche se «per i prossimi due o tre anni saremo a rischio perchè non sono stati fatti investimenti». Niente scandali, nè da parte della Ue nè del governo italiano, per l'accordo fra Gazprom e Sonatrac, il gruppo algerino del gas che, assieme alla compagnia russa, rappresenta il maggior esportatore di gas verso l'Italia. Un accordo che, secondo Conti, «aumenterà ulteriormente i rischi per l'Europa», perché il Vecchio Continente «dipenderà sempre più dalle importazioni di gas, in particolare da Russia e Algeria». Parole non condivise da Bersani: «Pensiamo di risolvere i problemi in chiave di amicizia - ha spiegato il ministro - siamo disponibili a pensare ad una loro presenza più ravvicinata nel nostro mercato», e «disponibili ad aumentare la reciprocità». Ma oltre ai rapporti con la Russia (con il negoziato Eni-Gazprom che «continua» e vede il Cane a Sei Zampe «fiducioso», come ha spiegato Scaroni) c'è stato anche il mercato interno al centro della due giorni in Italia del commissario europeo, che ieri a Roma ha incontrato anche il ministro per il Commercio internazionale Emma Bonino e il presidente dell'Authority per l'energia Alessandro Ortis. Non è mancata una battuta sull'ipotesi - ventilata nelle scorse settimane dal presidente dell'Antitrust Antonio Catricalà - di rinviare a dopo il 2008 la scadenza per la discesa di Eni al 20% di Snam Rete Gas. Ipotesi «giustificabile», ha spiegato Piebalgs, anche se «sarebbe sbagliato se una richiesta del genere fosse avanzata per rinviare una decisione». Ipotesi da scongiurare secondo il presidente dell'Authority per l'Energia Alessandro Ortis.

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