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Enel: nessuna marcia indietro in Francia

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Il gruppo elettrico conferma l'intenzione di crescere all'estero. E non molla la presa su Suez

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Una nota del gruppo elettrico italiano «conferma infatti che, nell'ambito delle sue strategie di crescita internazionale», l'Enel «valuta ipotesi ed opportunità offerte da mercati dell'energia caratterizzati attualmente da un quadro di forte evoluzione, come dimostrato dal progetto di fusione tra Gaz de France e Suez. Tutte le opzioni restano aperte in quanto nessuna di queste ipotesi ha portato, al momento, alla definizione di intenzioni, né positive né negative, o all'adozione di conseguenti decisioni nell'ambito di Enel. Quando ciò si avverasse, Enel provvederà a darne tempestiva comunicazione ai mercati». Nel comunicato, diffuso su richiesta dell'Autorità preposta alla vigilanza sui mercati finanziari francesi (Amf), Enel precisa anche «che, in riferimento alla vicenda relativa a Suez, la posizione della Società non è cambiata rispetto a quanto riportato nei comunicati diffusi sull'argomento in data 25 febbraio e 12 ottobre 2006». In altre parole il gruppo elettrico resta alla finestra, in attesa di ulteriori sviluppi sul fronte d'Oltralpe. E non abbandona l'obiettivo di rinforzarsi con gli asset della belga Electrabel, controllata da Suez. un progetto malvisto dai francesi che per proteggersi da un'eventuale opa su Suez hanno accelerato l'operazione di fusione tra i due colossi energetici nazionali. Sul fronte italiano, invece, ieri Enel ha incassato la «benedizione» sui lavori alla centrale di Civitavecchia del commissario europeo per l'Energia Andris Piebalgs. «La tecnologia del carbone pulito contribuisce ai tre obiettivi più importanti della nuova politica energetica europea: sicurezza degli approvvigionamenti, lotta al cambiamento climatico e competitività dell'economia». ha detto Piebalgs, ieri in visita con l'amministratore delegato di Enel Fulvio Conti al cantiere della centrale Enel di Torrevaldaliga nord a Civitavecchia. «Lo sviluppo degli impianti a bassa emissione di anidride carbonica, come questo di Civitavecchia - ha aggiunto - dovrebbe diventare uno degli obiettivi comuni dell'Unione Europea, che la Commissione vuole promuovere nel suo Piano Energetico Strategico». Conti ha sottolineato l'importanza dell'opera. «La nuova centrale di Torrevaldaliga Nord, contribuirà non solo a ridurre i livelli di emissioni di oltre l'80% - ha spiegato - ma incrementerà anche la sicurezza del sistema elettrico italiano. Grazie all'introduzione di un mix di combustibili più bilanciato, Enel intende garantire la sicurezza degli approvvigionamenti ed energia a basso costo per le imprese e le famiglie italiane». Conti ha illustrato a Piebalgs il progetto di riconversione a carbone pulito dell'impianto che avrà una potenza di 1.980 Megawatt. Nel 2008, una volta completata, Torrevaldaliga Nord, sarà la centrale a carbone pulito più avanzata del Mondo. Il progetto ha già ottenuto il prestigioso Powergen Award per l'adozione delle migliori tecnologie industriali. Per convertire l'impianto da olio combustibile a carbone pulito, Enel ha programmato investimenti per 1,5 miliardi di euro.

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