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di GIULIO STRADA CONTINUA la corsa dell'Enel verso nuovi mercati.

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Mentre martedì l'energia sarà al centro dell'incontro tra il ministro dello Sviluppo Economico, Pierluigi Bersani e il Commissario europeo all'Energia Andris Piebalgs. Secondo lo stesso amministratore delegato, grazie alle trattative avviate con i due colossi del gas Gazprom e Sonatrach la capacità di importazione diretta di gas da parte dell'Enel «continua ad aumentare». E proprio gli «ottimi rapporti» instaurati con l'Algeria e con la società nazionale di stato Sonatrach, potranno sfociare in ulteriori «investimenti diretti» nel paese Nord Africano, ad esempio nei «giacimenti di gas», una fonte energetica di cui l'Algeria è il primo fornitore dell'Italia. In Russia l'Enel ha avviato una joint venture con Eni per partecipare alla gara di aggiudicazione dei giacimenti di Atikgas che scatterà «non appena concluse le procedure fallimentari di Yukos» chiarisce Conti. Sul fronte algerino, l'Enel è già partner colosso energetico di stato Sonatrach nel consorzio Galsi per la realizzazione del gasdotto che porterà il gas dall'Algeria alla Sardegna e poi in Toscana. «Entro l'anno ci sarà l'assemblea per l'aumento del capitale e noi parteciperemo per la nostra quota», ha detto l'ad. L'obiettivo è di far fronte ai costi collegati alle prossime attività di sviluppo e l'avvio delle attività di ingegneria e autorizzative, con individuazione di contraente principale, limitato al tratto Algeria-Sardegna. Intanto, martedì Fulvio Conti - insieme con il Presidente dell'Autorità per l'energia, Alessandro Ortis, l'ad dell'Eni, Paolo Scaroni, di Edison, Umberto Quadrin e, la Vicepresidente di Confindustria, Emma Marcegaglia - parteciperà all'incontro-dibattito «Una politica europea per all'energia», organizzato dal Ministero dello Sviluppo economico e dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea. Il dibattito seguirà allincontro tra il ministro dello Sviluppo Economico, Pierluigi Bersani e il Commissario europeo all'Energia Andris Piebalgs (al quale Bersani aveva scritto nelle scorse sottolineando le preoccupazioni prorpio per l'asse fra Gazprom e Sonatrach). Al centro del dibattito i rischi di un «Opec del gas» fra Russia e Algeria, la sicurezza degli approvvigionamenti per l'Italia e per l'Europa, le infrastrutture, i campioni nazionali.

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