La scommessa del Credit Agricole
I francesi sbarcano in Italia con 700 sportelli
Il presidente del Credit Agricole, Renè Carron, e l'amministratore delegato, Georges Pauget, lasciano trasparire la soddisfazione per la fusione della banca milanese con il SanPaolo e il contestuale accordo con cui rileveranno Cariparma, Friuladria e 193 filiali creando il 12esimo gruppo bancario in Italia con sede a Parma. I responsabili della Banque Verte rivendicano così il ruolo di collaborazione e buona volontà da loro svolto nella vicenda per creare «un grande gruppo italiano», che potrà divenire un «grande gruppo europeo» con cui eventualmente «avviare collaborazioni». La quota post fusione dei francesi scenderà poi «in maniera graduale» dal 9,1% al 4,5%. Agricole assicura quindi di voler rispettare il territorio e le identità locali garantendo l'assenza di licenziamenti. L'unione di Cariparma, Friuladria e dei 193 sportelli acquisiti da Intesa realizzerà nel 2006 un utile netto di 360 milioni di euro. Ai 654 sportelli acquisiti si aggiungeranno altri 100 realizzati ex novo e non acquisiti da altre banche.