Intesa-Sanpaolo, prove di cda

Intesa e SanPaolo Imi hanno aggiornato i massimi dal 2001, segnando rispettivamente un rialzo in Borsa del 2,73% e del 2,44%, alla vigilia di una serie di appuntamenti che a catena dovrebbero poi portare al matrimonio bancario dell'anno, con il via libera al piano di fusione atteso dai consigli delle due banche giovedì 12 ottobre. Intanto, dopo che all'Antitrust era stata fatta pervenire una informativa sull'operazione, ieri si è appreso che l'authority è in attesa della documentazione aggiuntiva, che prevedibilmente dovrebbe arrivare dopo i due consigli: «I nodi fondamentali verranno sciolti nelle prossime ore», ha spiegato ieri il responsabile dell'Antitrust per il settore bancario, Giovanni Calabrò. «L'accordo è ancora in corso di negoziazione. C'è stata una notifica - ha detto Calabrò - che ha seguito la pre-notifica, che noi consideriamo ancora preventiva. I nodi fondamentali non sono stati ancora sciolti, lo saranno nelle prossime ore e dovranno fornire documentazione aggiuntiva in tempo utile. Noi ne terremo conto, altrimenti bisognerà ricominciare daccapo». Dopo la richiesta di «documentazione aggiuntiva» dall'Antitrust, comunque, il presidente del SanPaolo Imi, Enrico Salza, si è detto «tranquillo e fiducioso che tutto andrà per il meglio». E oggi sarà la volta del consiglio del Credit Agricole che, assieme alla Fondazione Cariparma, dovrebbe dare il via libera all'acquisizione della Cassa di Risparmio Parmigiana, unita alla Friuladria e a ulteriori filiali, per raggiungere la quota attesa in esubero di circa 600 sportelli. Secondo gli operatori, il balzo in Borsa dei titoli delle due banche è stato sostenuto proprio dall'attesa che con questo accordo arrivi nuova liquidità per Intesa e, quindi, sulla nuova alleanza tra Milano e Torino. Il mercato sembra in realtà aver ridimensionato le attese di una revisione del concambio annunciato a fine agosto a quota 3,115. E con un prezzo in chiusura di 5,537 per Intesa e di 17,662 per SanPaolo Imi il concambio teorico in Borsa è di 3,18. Di certo nell'intera partita tra Intesa e SanPaolo il malumore maggiore si raccoglie tra i soci del Santander, che hanno espresso a più riprese perplessità sulla valutazione del SanPaolo e sulle possibili variazioni ai progetti di quotazione di Eurizon. Il consiglio informale del SanPaolo previsto oggi dovrebbe, secondo le attese, avviare in maniera significativa il lavoro di ricomposizione.