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Enel non molla la presa su Electrabel

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L'intesa «certamente apre spazi» per Enel. Così l'amministratore delegato di Enel, Fulvio Conti, interpellato a margine del convegno dei giovani di Confindustria a Capri. «Esamineremo con favore - spiega - l'eventualità di avere gli asset che sono interessanti per noi». «Gli accordi con il governo Belga - indica Conti - rappresentano solo una parte intermedia rispetto a quella che potrebbe essere la soluzione finale, perché l'ultima parola spetta alla Commissione Europea che dovrà decidere se accettare un certo tipo di rimedi ed approvare la fusione». Risultati che «credo - dice Conti - l'Ue dovrà comunicare il 17 novembre». Come anche in Francia, e più in generale per il piano di sviluppo in Europa, «se ci sono possibilità di crescita - sottolinea l'amministratore delegato di Enel - le perseguiremo senza dubbio». Intanto Conti porta avanti le trattative per creare una asse con la Russia nel gas. L'Enel importerà una parte del gas necessario al suo fabbisogno direttamente dal colosso russo Gazprom. Ne hanno discusso a Mosca i numeri uno delle due società Conti e Alexei Miller e nuovi incontri sono previsti «a novembre-dicembre». Torna così al centro della scena un vecchio progetto del gruppo elettrico italiano, già avviato nel 2003 per importare circa 3 miliardi di metri cubi di metano russo, e mai andato in porto. Oggi il negoziato ha ripreso slancio. Tanto più che con Gazprom i rapporti «sono sempre molto amichevoli, molto positivi. Abbiamo un rapporto cliente/fornitore e abbiamo sempre una buona accoglienza essendo buoni clienti» sottolinea in proposito Conti. Questa mossa consentirebbe al gruppo italiano di accrescere la sua autonomia rispetto alle forniture, tenuto conto delle incertezze sui quantitativi ad oggi disponibili e della necessità di scongiurare nuove emergenze gas in vista del prossimo inverno. «La tranquillità assoluta non ce la può dare nessuno», ma le soluzioni allo studio «sicuramente serviranno a diminuire l'impatto» di eventuali nuove situazioni di difficoltà negli approvvigionamenti per le famiglie, sostiene l'ad dell'Enel. Quanto a possibili problemi di trasporto che, secondo indiscrezioni di stampa, deriverebbero dall'incremento delle forniture, Conti ha risposto che «per questi quantitativi non ci sono» difficoltà.

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