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Autostrade-Abertis, fusione vicina

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Bruxelles pronta a rimuovere gli ostacoli del Governo all'operazione

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Da un incontro formale di funzionari a Bruxelles è emerso che la norma che fissa al 5% il tetto per i diritti di voto dei soci costruttori di concessionarie è contraria al diritto comunitario, e quindi deve cadere, trascinando con sè il no del governo alla fusione Autostrade-Abertis. È quanto ha anticipato il ministro della Politiche comunitarie, Emma Bonino, a margine del convegno dei Giovani di Confindustria a Capri. Il ministro si è detto quindi ottimista per una soluzione della vicenda in tempi brevi, in poche settimane. «Spero anche prima», ha affermato Bonino, spiegando: «Ieri (venerdì, ndr) c'è stata una riunione a Bruxelles, una verifica sul tetto al 5%» per i diritti di voto dei soci costruttori nelle concessionarie autostradali previsto dal decreto fiscale che accompagna la Finanziaria, e più in generale sul «no» del governo italiano che si basa proprio sul rischio di conflitto di interessi per la presenza di una società di costruzioni nell'azionariato del gruppo spagnolo. In un «incontro formale a livello di funzionari», Bruxelles, ha aggiunto, «credo abbia dato l'indicazione che io avevo anticipato, che la norma è contraria al diritto comunitario e che questa deve cadere». Cadrebbe anche il «no» del governo, perché «fa cadere l'obiezione in generale sui costruttori». Resta, ha sottolineato, «da proporre una soluzione all'eventuale rischio di conflitto di interesse in un altro modo, e su questo si lavorerà da lunedì». Bonino ha anche avuto un breve scambio di idee con l'amministratore delegato di Autostrade, Giovanni Castellucci. «Siamo fiduciosi nel fatto che, nelle prossime settimane, si creino le condizioni per la fusione», ha dichiarato Castellucci. «Abbiamo fiducia - ha sottolineato - in tutto il sistema. I tempi della Commissione europea li decide l'Unione europea. Sanno che il tema richiede una certa urgenza e speriamo operino con sollecitudine». Se sulla partita con Abertis manifesta una cerca fiducia, Autostrade ribadisce tutta la propria preoccupazione per gli interventi previsti nel decreto legge collegato alla Finanziaria. «Quello che ci preoccupa è quello che sta emergendo - ha sottolineato Castellucci - nel collegato alla Finanziaria. Il provvedimento rischia ora di scardinare un sistema creato nel '97 che ha funzionato e che ha dato i suoi risultati. Scardinare - ha insistito Castellucci - questo sistema significa limitare se non bloccare gli investimenti delle società concessionarie».

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