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Poste, l'utile cresce del 72%

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Che ha chiuso i primi sei mesi dell'anno con una crescita del 72,6% dell'utile netto, passato a 379 milioni di euro dai 220 milioni dei primi sei mesi del 2005. L'utile operativo, si legge in una nota, è salito del 43,6% a 811 milioni, mentre i ricavi si sono attestati a 8,8 miliardi di euro, di cui 4,9 miliardi dai settori tradizionali: i servizi postali sono cresciuti del 2,4% mentre quelli finanziari del 7,3%. I conti correnti di Banco Posta sono aumentati del 5% per arrivare a 5 milioni di unità, mentre le carte pre-pagate Postepay sono cresciute del 34% a 2,3 milioni. «Questi risultati confermano le nostre previsioni - ha dichiarato l'Amministratore delegato Massimo Sarmi - I forti investimenti in innovazione, l'efficienza e il successo dei prodotti e dei servizi lanciati sul mercato hanno alimentato il circolo virtuoso avviato negli ultimi anni, determinando la forte crescita del risultato operativo. Per il futuro - ha concluso Sarmi - continueremo a investire in nuove tecnologie per sviluppare prodotti sempre più innovativi e portare la qualità dei servizi agli standard più alti». Continua infatti l'impegno del Gruppo guidato da Sarmi sul fronte degli investimenti: nel primo semestre 2006 gli investimenti industriali del Gruppo Poste Italiane ammontano a 237 milioni di euro (216 milioni di euro nel primo semestre 2005) e rappresentano prevalentemente l'impegno della Capogruppo che ha registrato 217 milioni di euro nel primo semestre 2006 (197 milioni nello stesso periodo 2005). Con riferimento a quest'ultima le principali aree di intervento hanno riguardato per il 44% l'Information & Communication Technology, per il 38% interventi legati al miglioramento della catena logistica e per il restante 18% attività di riconfigurazione, ammodernamento e riqualificazione degli Uffici Postali.

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