Immobiliare, a Roma è boom di progetti innovativi
Questo il principale merito di un comparto in continua evoluzione e con ulteriori margini di sviluppo. Una dinamica di crescita che negli ultimi anni ha permesso all'Italia di occupare il terzo posto, dopo Francia e Germania, per investimenti stranieri diretti. La conferma è venuta anche dalle dichiarazioni di Maurizio Beretta, Direttore Generale di Confindustria, in occasione della due giorni romana di Epic, che ha visto riunite le principali imprese del settore. Sulla base di uno studio di Assoimmobiliare, l'associazione di categoria delle imprese edili, emerge che su un campione di 304 nuovi progetti censiti, il 57% è rappresentato da «progetti di trasformazione urbana», con un valore medio pari a 315 milioni; il restante 43% riguarda invece «progetti a contenuto innovativo», con un valore medio, questa volta, di 202 milioni di euro. Interessante è anche la ripartizione geografica, che vede nelle due principali grandi città, Roma e Milano, i siti maggiormente interessati dallo sviluppo di nuovi progetti immobiliari. Da notare però come i due capoluoghi, riflettano in maniera quasi speculare la combinazione fra progetti di trasformazione urbana e progetti innovativi. A Roma sembrerebbero prevalere, con il 55%, i progetti a contenuto innovativo, che a Milano si attestano invece al 28%. Contraria la situazione per quanto riguarda i progetti di trasformazione urbana, dove Milano la fa da padrone con il 72% contro il 45% del dato della Capitale.