IL CDA della Popolare di Intra ha scelto all'unanimità Veneto Banca come partner per l'aggregazione.
Preferito rispetto alle offerte del Credito Valtellinese e della Popolare di Vicenza, mentre quella della Carige era rimasta come ultima «riserva». Veneto Banca lancerà così un'opa sul 75% del capitale della Intra a 15 euro per azione (contro i 14,47 della chiusura di giovedì), subordinandone l'efficacia ad almeno il 50,1% delle adesioni e alla trasformazione della Intra in società per azioni, oltre al consenso dei soci dell'istituto di Verbania. La Intra rimarrà così quotata - ha spiegato il direttore generale di Veneto Banca Vincenzo Consoli - e non si fonderà con la capogruppo dell'istituto di Treviso. Saranno salvaguardati inoltre i posti di lavoro e mantenuto il contatto con il territorio grazie a un consiglio formato da esponenti della comunità locale. L'aggregazione avviene «tra soggetti che si conoscono - ha detto Consoli - che hanno dimensioni e storie simili».