Alitalia, la Borsa crede alla svolta
Il titolo sale a Piazza Affari nonostante l'impasse con i sindacati
Mentre falliva il tentativo di scongiurare lo sciopero di 24 ore del trasporto aereo proclamato per venerdì, ieri la compagnia guidata da Giancarlo Cimoli ha incassato a Piazza Affari un +1,54% e ha chiuso a 0,8366 euro. Gli investitori, quindi, nonostante le difficoltà credono a una prossima svolta per il futuro del vettore. Cimoli in bilico. Quella che si è aperta ieri è una settimana decisiva per quanto riguarda la sorte dell'azienda di cui è maggior azionista il Tesoro. Giovedì Cimoli sarà ascoltato in commissione Trasporti alla Camera, audizione decisa subito dopo la pubblicazione della disastrosa semestrale con 221 milioni di euro di rosso e l'annuncio dell'utile rimandato al 2007. L'attenzione è puntata sulle decisioni del governo Prodi a cui spetta pronunciarsi in primis sulla sorte di Cimoli, che appare ormai segnata. «Il governo non solo deve spingere per un nuovo piano industriale, ma deve far sì che questo venga gestito da un nuovo management», ha detto il leader della Cisl, Raffaele Bonanni. Sindacati in rivolta. Ieri non c'è stato alcun passo avanti nel confronto fra l'azienda e i sindacati sulle procedure di cessione delle attività information technology e gestione amministrativa. Dopo il confronto di venerdì scorso, aggiornato ieri perché l'Alitalia avrebbe dovuto presentarsi con delle novità, ciascuno è rimasto ancorato alla propria posizione. Così, dopo la protesta del 18 settembre in Alitalia, resta confermato per venerdì prossimo, 29 settembre, lo sciopero nazionale di 24 ore di tutto il trasporto aereo. Un nuovo appuntamento tra azienda e organizzazioni dei lavoratori è previsto per domani, quando la compagnia dovrebbe presentarsi con della nuova documentazione. Finora, ha solo comunicato che intende mantenere il 51% in ciascuna delle due società in cui i partner al 49% sono Eds per l'Information technology e Accenture per i servizi amministrativi. Caos nei cieli. La paralisi dei cieli di venerdì prossimo (non aderisce la Uiltrasporti) appare ormai certa. A meno di un intervento in extremis del governo. Intanto, resta confermato anche lo sciopero del 9 ottobre di piloti e assistenti di volo di Anpac, Anpav e Avia che verte sulla loro esclusione dalla cabina di regia sui trasporti a palazzo Chigi riservata ai sindacati confederali.