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Trichet: servono riforme serie

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Un dinamismo che potrebbe essere rallentato solo dai rischi connessi a potenziali rincari del petrolio, alle pressioni protezionistiche e al rientro disordinato degli squilibri. Proprio per questo servono riforme strutturali che aumentino la resistenza dell'economia globale agli choc esterni. A scattare la fotografia della congiuntura economica è il portavoce del G10 e presidente della Bce, Jean Claude Trichet, nella consueta conferenza stampa che segue la riunione dei governatori delle banche centrali dei 10 paesi più industrializzati al mondo. Riunione durante la quale non si è parlato di cambi. Trichet, inoltre, si è rifiutato di rispondere a domande sulla politica monetaria: «Per le banche centrali ancorare solidamente le aspettative di inflazione è molto importante. È assolutamente essenziale - si è limitato a dire - e in molti paesi questo obiettivo è stato mantenuto». «Il sentimento è che l'economia globale continua a crescere in modo robusto e che probabilmente si manterrà dinamica» anche il prossimo anno, ha sottolineato Trichet mettendo comunque in evidenza che il tasso di crescita potrebbe ridursi. «I rischi che pesano sull'economia non sono nuovi - ha spiegato - Si tratta dei prezzi del petrolio e delle commodity, il rientro disordinato degli squilibri mondiali ed il protezionismo». Trichet ha quindi sottolineato l'importanza delle riforme strutturali. «Sono essenziali» perchè «aumentano la resistenza dell'economia agli choc esterni. La resistenza dell'economia «è migliorata anche alla credibilità delle istituzioni, ma si può fare di più». Nella riunione i governatori si sono soffermati, in particolare, sul capitolo inflazione. «Abbiamo meditato per capire i cambiamenti dei prezzi, soprattutto quelli manifatturieri», ha riferito Trichet osservando come «ancorare le aspettative di inflazione è assolutamente essenziale. Per le banche centrali è uno degli obiettivi e in molti paesi è stato mantenuto».

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