Studio della Cgia di Mestre
665euro in termini di imposte, tasse e tributi all'anno, contro i 5.877 di un tedesco e i 6.778 di un francese. È quanto emerge da una rilevazione dell'associazione artigiani Cgia di Mestre (Venezia) su dati del 2004. «Paghiamo di più e riceviamo di meno dei nostri principali concorrenti europei» sottolinea l'associazione. I cugini d'Oltralpe - avverte la Cgia - sborsano circa un centinaio di euro in più di noi, ma è poca cosa visto che lo Stato francese per pensioni, sanità, istruzione e tutte le altre voci della spesa sociale, trasferisce ben 9.467 euro a ciascun transalpino (2.420 euro in più che in Italia). In Germania si arriva a 8.655 (1.608 euro in più che da noi); mentre in Italia si supera la soglia dei 7.000 euro (precisamente 7.047 euro). «Le tasse - avverte Giuseppe Bortolussi segretario della Cgia di Mestre - sono così elevate perchè siamo costretti a mantenere una spesa pubblica eccessiva, costituita per una buona parte da sprechi, sperperi ed inefficienze». «Qualcuno può obbiettare che la pressione tributaria è così elevata anche perchè c'è troppa evasione fiscale - dice - Verissimo, ma allora si faccia emergere il sommerso e si faccia pagare chi è completamente sconosciuto al fisco e non si continui a tartassare chi le tasse le paga già». «Non è giusto continuare a pagare più degli altri avendo in cambio servizi sia da un punto di vista quantitativo sia qualitativo peggiori - prosegue Bortolussi - è indispensabile tagliare le inefficienze di questa nostra pesante e farraginosa pubblica amministrazione, permettendo in tal modo di ridurre le tasse». «Invece, si continua a chiedere ai contribuenti italiani di pagare sempre di più senza avere il coraggio di fare scelte talvolta impopolari», conclude Bortolussi.