Enel cresce e premia gli azionisti
Utile a 1,978 miliardi (+3,3%). Acconto sul dividendo di 20 centesimi
Alla luce dei buoni risultati - utile a 1,978 miliardi, in aumento deldel 3,3% rispetto al 2005 - la società guidata dall'ad Fulvio Conti distribuirà agli azionisti un acconto sul dividendo per l'esercizio in corso di 20 centesimi di euro che sarà in pagamento a novembre. I risultati sono piaciuti al mercato, che ha premiato il gruppo con un rialzo dell'1,47% a 7,09 euro. Intanto, in attesa di un verdetto della Ue sulla partita Gdf-Suez, continuano le strategie di sviluppo all'estero. In Russia per esempio, dove, come ha confermato l'ad, la società parteciperà alla gara per le attività nel gas del colosso energetico Yukos, in stretta alleanza con l'Eni. L'obiettivo è ArktikGas, società che concentra le attività nel gas del fallito gigante russo, garantisce l'accesso a ben 800 milioni di metri cubi di riserve di gas e verrà offerta in asta a un prezzo di partenza di 1,1 miliardi di dollari. In consorzio con Enel c'è già (come impone Mosca) un partner russo ed è Esn, con cui corrono - spiega Conti - «ottimi rapporti». E c'è anche una «alleanza mirata» con l'Eni, partner strategico per la sua competenza in campo estrattivo, per una sinergia fra i due colossi italiani dell'energia - spiega Conti - che consentirà maggiore «forza d'urto» sui mercati internazionali. Ma nel mirino ci sono anche i piani d'espansione in Europa occidentale. Sul tavolo c'è anche il dossier sul progetto di fusione Gdf-Suez: l'Antitrust europeo ha sollevato obiezioni e un verdetto è atteso entro metà novembre. «La Ue - ha ricordato Conti - deve favorire i campioni transnazionali, non nazionali», e l'Enel aspetta gli esiti di un «eventuale intervento» della commissaria Neelie Kroes, da cui «potrebbe scaturire la disponibilità di asset nei mercati belga e francese che potrebbero essere di nostro interesse». Di sicuro c'è che il gruppo punta anche alla Turchia: entro dicembre, Enel presenterà la sua offerta dopo che il governo di Istanbul ha deciso di cedere tre reti di distribuzione elettrica. Conti continua a guardare con interesse alle opportunità che dovessero emergere dalla Romania alla penisola iberica. In Spagna c'è una partita ancora aperta, l'opa di E.on su Endesa, e se dovesse chiudersi con un'acquisizione Enel potrebbe rilevare qualche asset da mettere in vendita in Spagna.