Il ritorno del Mckinsey boy
E rientra nella società che forse gli ha dato le maggiori soddisfazioni ai livelli più alti, scelto per la doppia carica di amministratore delegato per l'Europa e di vice amministratore delegato di Arun Sarin, il numero uno operativo il cui trono è di recente traballato per forti difficoltà con alcuni azionisti. Per Colao, esponente di quella scuola McKinsey da cui sono usciti top manager di peso come Corrado Passera, Alessandro Profumo e Paolo Scaroni, si tratta dunque di una sorta di «ritorno a casa», negli uffici che lo hanno visto crescere come dirigente di punta (prima direttore generale di Omnitel e poi ad di Vodafone Italia) e da cui si era allontanato nel 2004 per la breve e contrastata esperienza alla guida di Rcs Mediagroup conclusa con le dimissioni nel luglio scorso. Da allora è passato poco più di un mese, ma per Colao comincia già una nuova vita, nella sede di Londra, da dove coordinerà i manager del Vecchio Continente, sedendo però anche nel cda del gruppo telefonico. Il lavoro sarà gomito a gomito con l'amministratore delegato Arun Sarin, da tempo al centro di intensi rumors per una possibile destituzione dovuta al pressing di alcuni azionisti, scontenti prima della gestione in Giappone e poi delle performance del mercato europeo. Per l'ad di Vodafone Italia, Pietro Guindani, il ritorno di Colao, con cui ha lavorato per anni come direttore finanziario della divisione italiana «è una ottima notizia per il Gruppo Vodafone e per Vodafone Italia».