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L'Eurocommissaria: troppi nazionalismi nelle integrazioni

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Fusioni, la Kroes stoppa i politici

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Per la Commissaria Ue alla Concorrenza non bisogna farsi illusioni: i mercati, non i politici, scelgono i campioni europei capaci di competere a livello globale. Finora, «la grande maggioranza delle fusioni transnazionali è stata completata senza alcuna interferenza da parte dei governi nazionali - ha esordito la Commissaria olandese -. Ma in un piccolo numero di casi molto pubblicizzati, sono state prese misure dirette o indirette dagli stati membri per impedire o ostacolare le fusioni transnazionali». Quindi, ha osservato: i «campioni nazionali creati artificialmente potrebbero avere un appeal di breve periodo, ma spesso questo va a danno della competitività europea e dei consumatori europei». Un passaggio del suo intervento è stato dedicato anche all'operazione Autostrade-Abertis, che i servizi della Commissaria Kroes stanno esaminando in questi giorni, non solo per approvarla o meno (una decisione è attesa per il 22 settembre), ma anche per valutare le decisioni prese finora dal Governo italiano, che di fatto hanno portato ad uno stop della fusione. Ieri la Kroes si è limitata a dire: «Ho ricevuto la notifica della fusione otto giorni fa. Stiamo ancora valutando, ed è troppo presto per esprimersi». In attesa di vedere gli sviluppi di Autostrade-Abertis, la Kroes ha sottolineato che le fusioni transnazionali stanno aumentando notevolmente nel settore dell'energia: tra il 2000 e il 2005 il numero di casi esaminati da Bruxelles è aumentato del 75% e nella prima metà 2007 l'Antitrust Ue ne ha già studiati dieci, tre in più dell'intero 2005.

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