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di GIULIO STRADA «LA FUSIONE Terna-Snam Rete gas è un'operazione che personalmente non caldeggio ma ...

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Così l'amministratore delegato dell'Eni, Paolo Scaroni. L'ad ha ricordato che «un'operazione del genere è stata fatta in Inghilterra con National Grid, che è la Terna inglese, e la Actis che è come Snam». Il numero uno dell'Eni ha spiegato che si sono fuse oltre tre anni fa creando un valore «abbastanza importante, non clamoroso, ma che i mercati hanno apprezzato». E in vista della discesa entro il 20% di Snam, disposta per legge entro il 2008, difende la posizione che vede tuttora Snam rete gas dentro il perimetro dell'Eni: «Per quanto riguarda il benessere dei consumatori - spiega - della sicurezza degli approvvigionamenti del nostro paese e anche degli azionisti Eni, la cosa migliore che possa capitare è che snam rete gas resti all'interno dell'eni». Scaroni torna invece a esprimere la sua netta contrarietà all'ipotesi Eni-Enel: «Nascerebbe un animale strano che non crea valore e che il mercato non capirebbe». E dopo aver commentato positivamente l'incontro tra De Villepin e Prodi, sul fronte dell'emergenza energetica, per Scaroni «i rigassificatori sono l'unico modo di affrontare due cose che ci stanno a cuore: la sicurezza degli approvvigionamenti e la liberalizzazione del settore del gas. Il resto, al di fuori di questo, non serve». «Ciò detto - avverte Scaroni - non bastano i terminali di rigassificazione, ci vogliono le navi e il gas liquido. E mi auguro che questi progetti abbiano alle loro spalle tutta la filiera» perché «la costruzione di infrastrutture per il trasporto del gas è l'unico modo per affrontare la sicurezza del settore gas«.

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