Lottomatica conquista gli Usa
Chiusa l'operazione da 4,7 miliardi di dollari sul colosso dei giochi GTech
La società del gruppo De Agostini presieduta da Lorenzo Pellicioli si candida così alla leadership dei giochi ed entra in possesso del 63% del mercato globale delle lotterie, con la presenza in più di 50 Paesi. E completata l'acquisizione, ieri, il titolo del gruppo concessionario unico in Italia per il Lotto, ha festeggiato in Borsa chiudendo la seduta con un +1,44%. L'operazione, che valuta in 35 dollari ogni titolo GTech, è finanziata da Lottomatica attraverso un prestito sindacato da 2,76 miliardi di dollari, un aumento di capitale da 1,4 miliardi di euro, oltre a un bond ibrido da 750 milioni di euro. Alla guida del nuovo polo italo-americano sale Bruce Turner, numero uno di GTech, mentre a Marco Sala, amministratore delegato, fanno capo le deleghe per le attività in Italia, e a Jaymin Patel quelle di direttore finanziario. Il cda di Lottomatica ieri ha anche preso atto delle dimissioni dell'ad Rosario Bifulco e di alcuni amministratori. La voglia di espansione nel mercato americano di Lottomatica era venuta alla luce a gennaio, quando la società stessa aveva reso noto i propositi di dar vita, grazie alla fusione con il colosso americano, a uno dei player mondiali del settore dei giochi e delle lotterie, con un fatturato combinato 2005 di oltre 1,6 miliardi di euro. E con l'obiettivo di raggiungere una forza da 2 miliardi di ricavi e un margine operativo lordo da 800 milioni di euro. L'accordo per la fusione prevedeva tra le condizioni qualificanti che ci fosse il consenso all'operazione, scritto o orale, da parte degli Stati legati a un contratto con GTech e che valessero non meno dell'87,5% dei ricavi del gruppo di West Greenwich, nel Rhode Island. Il via libera dello Stato di New York, giunto la scorsa settimana, e soprattutto il consenso sostanziale espresso dal Texas, hanno fatto cadere gli ultimi impedimenti, dando il via alla fusione. Ma era stato proprio il Texas a causare qualche grattacapo all'operazione a causa del rapporto critico stilato dalla polizia dello Stato e presentato a luglio alla Commissione competente sulle lotterie che segnalava episodi dubbi e pratiche improprie nelle gare per i contratti vinti dal gruppo in Brasile, Polonia e altri Paesi.