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Mps, Mussari cerca soci

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Un socio che certamente parlerà straniero, molto probabilmente olandese (in corsa sia il Gruppo Fortis sia Aegon), o inglese (Aviva o Prudencial). Ma nel cda verrà anche presa in considerazione la fusione SanPaolo-Intesa, quindi Mussari potrebbe mettere sotto la lente anche le nuove strategie da mettere in campo. Tornando al ramo Vita, nella lista che l'advisor potrebbe presentare a Siena (l'operazione dovrebbe chiudersi entro l'anno) troveranno posto anche i francesi di Axa, ma la compagnia d'Oltralpe è uno dei principali azionisti di Bnp Paribas e sembra difficile che questi possano fare uno sgarbo a Unipol. Il futuro di Mps Vita (un business di circa 2 miliardi), in questo momento sembra essere la cosa che ufficialmente sta impegnando i dirigenti del Monte che da questa operazione potrebbe ricavare tra i 600 e i 700 milioni di euro cash e ottimizzare il business. Ma nel primo Cda dopo la pausa estiva Mussari ai consiglieri esprimerà anche il suo giudizio sulla situazione che si è venuta a creare dopo l'accordo tra Intesa e San Paolo e potrebbe tracciare le linee del suo piano di «attacco». Chi auspica una fusione tra Mps e Capitalia, però, non conosce a fondo i senesi: il presidente della Fondazione Mps, Gabriello Mancini, anche poche settimane fa ha ribadito che il Monte non sarà una «preda». Anche in considerazione degli eventuali accordi per Mps Vita, invece, la strada olandese (Abn Amro?) potrebbe piacere ai dirigenti di Rocca Salimbeni. Una pista che potrebbe anche ricondurre alla stessa Capitalia: se Abn Amro dovesse annunciare l'uscita da Capitalia, il loro 7,7% potrebbe prendere proprio la strada di Siena. Ma quest'ipotesi sembra trovare un vero muro dalle parti della capitale, e anche in Toscana. Con gli stessi olandesi, infine, potrebbe aprirsi la strada di una joint venture, magari con il coinvolgimento di Antonveneta.

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