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Catricalà accende il faro sull'operazione

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Via ai primi contatti informali tra l'Antitrust e i due istituti

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L'operazione passerà infatti sotto la lente dell'Autorità italiana, e i primi contatti informali con le società coinvolte sono già stati attivati. La formalizzazione potrebbe arrivare già la prossima settimana. Solo allora scatteranno i 60 giorni entro i quali Antitrust e Banca d'Italia, secondo le indicazioni previste dalla riforma del risparmio, dovranno esprimersi con un atto unico. L'operazione, certo, sembra andare proprio nel senso auspicato nei mesi scorsi dal presidente dell'Antitrust, che aveva invitato il sistema bancario a fare «massa critica» e favorire così anche la riduzione dei costi per i consumatori. L'esame sarà comunque rigoroso, sulla singola operazione. E già si guarda con attenzione alla possibile sovrapposizione di sportelli che si potrebbe creare in Lombardia e in Piemonte, dove la presenza della nuova super-banca potrebbe diventare una limitazione del mercato e quindi richiedere la cessione di alcuni uffici. Ma il rafforzamento ci sarebbe anche al Centro, nonchè al Sud dove Sanpaolo è presente soprattutto con gli sportelli del Banco di Napoli. L'Antitrust nei giorni scorsi è stata avvisata telefonicamente dell'operazione e anche ieri c'è stato un nuovo contatto con i direttori di alcuni degli uffici dell'Autorità. Di certo la competenza rimarrà italiana. I due-terzi del fatturato della nuova super-banca è in Italia e quindi, in base alle regole europee sulla competenza, l'operazione dovrà essere notificata alla vigilanza nazionale. Per questo la prossima settimana sono previsti nuovi incontri informali per illustrare le linee generali dell'operazione, ai quali seguirà, a stretto giro di posta la notifica vera e propria. In concreto l'Antitrust verificherà quale sarà l'impatto della creazione del nuovo istituto sulla concorrenza di mercato.

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