Stop alla legge Biagi anche per gli statali
Quindi va eliminato. Da discutere con i sindacati è invece l'ipotesi di un allungamento dei contratti degli statali da 2 a 3 anni, per poter così incamerare nuove risorse e poter mantenere gli integrativi. In vista dei primi incontri sulla Finanziaria fra i ministri economici, Nicolais traccia i confini della stretta sul pubblico impiego che, come annunciato, dovrebbe comportare risparmi per 3-4 miliardi di euro. «Per eliminare il precariato nelle pubbliche amministrazioni dobbiamo pensare di eliminare il blocco del turnover», ha detto al termine di un incontro col collega del Lavoro Cesare Damiano, che a sua volta ha fornito le cifre di un fenomeno che non ha esitato a definire «rilevante» e da attribuire «al blocco delle assunzioni voluto dal precedente Governo». Stando ai dati forniti dai due ministri, gli statali-precari sarebbero così suddivisi: oltre 121 mila lavoratori a tempo determinato, più di 3.600 con contratti di formazione-lavoro, oltre 36 mila lsu, 8.800 interinali e 88 mila coordinati-continuativi. Nicolais si è inoltre soffermato su altre due ipotesi che mirerebbero al risparmio sul fronte della pubblica amministrazione: l'allungamento della durata dei contratti da 2 a 3 anni e una possibile sospensione di quelli integrativi. Sul primo punto il ministro non ha escluso niente, mantenendo ferma però la volontà che qualsiasi decisione venga prima concertata con le parti sociali. Più decisa invece la posizione sugli integrativi: «Non vogliamo parlare di nessun blocco - ha spiegato - Vogliamo vedere quello che possiamo fare, tenendo conto delle condizioni che abbiamo con la Finanziaria». Nel corso dell'incontro fra Nicolais e Damiano si sono anche affrontati i temi della previdenza integrativa per i pubblici dipendenti e la razionalizzazione degli enti previdenziali. E se l'ipotesi di un super-ente previdenziale figlio della fusione di Inps e Inpdap al momento è stata liquidata da Damiano come «impropria» e come una «fuga in avanti», il definitivo lancio della previdenza complementare fra gli statali è un programma già avviato con lo stesso ministro dell'Economia Padoa-Schioppa. «Siamo solo all'inizio e stiamo valutando - ha assicurato Nicolais - Ma è chiaro che vogliamo andare in questa direzione. A cominciare dal personale dei Ministeri e degli Enti pubblici non economici».