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Alitalia, alla Borsa piace il partner berlinese

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Dopo Paolo Brutti, segretario della commissione trasporti del Senato, che nei giorni scorsi ha detto di preferire ai francesi i tedeschi di Lufthansa, ieri si è aggiunta la voce del sottosegretario ai Trasporti Andrea Annunziata (Margherita). Anche lui ha bocciato la strada di un'asse con Parigi per l'ex compagnia di bandiera. «Air France aspetta solo che Alitalia si riduca all'osso per mangiarsela più a buon mercato. Ma il marchio Alitalia fa gola a molti. Meglio guardare allora a vettori degli Emirati Arabi o del Sudafrica, paesi che hanno i soldi, hanno il petrolio ma non hanno il brand» ha spiegato Annunziata. Si fa sempre più forte nell'Esecutivo, quindi, l'idea che la rotta da seguire per consentire alla compagnia di Giancarlo Cimoli di completare il risanamento sia quella per Berlino. Le prese di posizione del Governo hanno sicuramente aiutato il titolo in Borsa. Le parole di Brutti e di Annunziata sembrano avere fatto breccia preso la platea degli investitori, attratti da una nuova opzione per il salvataggio della società italiana. A giudizio di Brutti, infatti, un asse Roma-Parigi - tratteggiato, nei giorni scorsi, dalla stampa transalpina - «non funzionerebbe sul piano commerciale» poichè «non vi sono sono compatibilità da integrare». Possibilità invece esistenti, a suo avviso, con i tedeschi della Lufhansa alla quale, ha sostenuto, fa molto gola il mercato italiano e la possibilità di orientare il proprio baricentro verso i due scali di Fiumicino e Malpensa. Così ieri i titoli hanno registrato una forte crescita. Aiutate anche dalla discesa del prezzo del petrolio - calato a quota 72,75 dollari al barile sul Nymex di New York - le azioni della compagnia di bandiera sono schizzate verso l'alto sin dalle prime battute guadagnando a fine seduta l'1,67% a 0,93 euro, tra scambi particolarmente vivaci: sono passati di mano oltre 10,7 milioni di pezzi pari allo 0,77% del capitale ordinario. A spingere le azioni sono stati però anche le voci relative ad Az Service - il braccio del gruppo attivo nel comparto dei servizi - che potrebbe essere oggetto di uno spezzatino dopo che, all'inizio di agosto, i vertici della società guidata da Cimoli hanno deciso la costituzione di tre società veicolo per la gestione di diversi rami d'azienda. Nuovi business. Nel frattempo l'attività commerciale di Alitalia si espande. Ieri la compagnia si è aggiudicata la gara indetta dal Ministero della Difesa (attraverso procedura telematica) per la fornitura di servizi di trasporto aereo del personale delle Forze Armate. Alitalia trasporterà sui propri velivoli il personale delle Forze Armate destinato a missioni operative o ad attività di esercitazione ed addestramento in ambito nazionale, internazionale ed intercontinentale».

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