Il risparmio si controlla in tre
Consob: «Serve una divisione certa dei compiti con Bankitalia e Antitrust»
La riforma del risparmio, alla quale sta lavorando la commissione del vice ministro Roberto Pinza, dovrebbe puntare al raggiungimento di questo risultato che è «un punto fondamentale», al quale si potrebbe arrivare non senza difficoltà ma che sarebbe di grande «interesse» per gli operatori e per il Paese. A chiedere che si vada ad un modello di vigilanza per finalità è stato presidente della Consob, Lamberto Cardia. «Una separazione netta delle funzioni è assolutamente necessaria», ha spiegato parlando al Meeting dell'Amicizia di Rimini. «Serve una ripartizione delle competenze attuata per finalità: un'autorità segue la stabilità, un'autorità la concorrenza e un'autorità la trasparenza e correttezza». Il raggiungimento di questo obiettivo certo non è semplice. «Ne vedo le difficoltà, ma il cammino deve essere fatto», ha aggiunto Cardia. Lo schema a tre teste non è un'idea nuova per il presidente della Consob che l'aveva già proposta quando era a capo del gruppo di lavoro per la riforma delle Autorithy istituita dall'allora ministro Franco Frattini. Un'ipotesi analoga era stata inserita anche nella prima riforma del risparmio proposta dall'x ministro dell'Economia, Giulio Tremonti. «Attribuzioni certe e chiare possono essere di grande interesse per gli operatori e per il Paese che vuole integrarsi in un mercato unico», ha sottolineato Cardia, precisando che il Super-Cicr, l'organo di coordinamento fra le diverse autorità che potrebbe essere introdotto con la riforma del risparmio, «compete al ministro dell'Economia. Vedremo quello che sarà. Compete al ministro dell'Economia. Non conosco quello che è stato portato in Cdm. Noi comunque fra le autorità abbiamo rapporti certamente fluenti». Alla fine del mese dovrebbe intanto arrivare il decreto legislativo in cinque articoli per un prima modifica della legge sul risparmio. «Il decreto non potrà spaziare per limiti di delega», ha aggiunto Cardia. Il passo successivo sarà la riforma vera e propria. «Poi ci sarà la riforma - ha concluso Cardia -, alla quale sta lavorando la commissione Pinza con la quale noi abbiamo rapporti continui e che toccherà tutti gli argomenti».