La strategia dell'Erario
E la Corte dei Conti conferma: il numero delle verifiche è stato superiore a quanto programmato sia per la Guardia di Finanza sia per l'Agenzia delle Entrate. Ma questo non è sufficiente perchè gli incassi languono. Meno del 10% di quanto scoperto finisce effettivamente in cassa. Così il governo punta a cambiare la strategia dei controlli, non solo dando indicazioni, ma riorganizzando e fornendo più strumenti al settore. «Il metodo delle verifiche è proprio quello che vogliamo cambiare - afferma il vice ministro Vincenzo Visco che ha la delega sulle Finanze - Finora spesso si è fatto finta. Il problema è che per cinque anni non si sono fatte verifiche ma sanatorie e condoni». Così ora arriveranno nuovi indirizzi, e non solo: «daremo anche strumentazione e organizzazione all'intero sistema». Visco tranquillizza però i cittadini onesti. «Non faremo del male a nessuno, ma del bene a molti. Chi paga non ha nulla da temere. E gli altri avranno controlli più rispettosi di quelli degli Stati Uniti e dell'Inghilterra. Ma i risultati della lotta all'evasione si tradurranno in maggiori risorse per ridurre la tasse per le persone che oggi pagano troppo». La messe di dati fiscali è arrivata ieri da un capitolo dell'esame del rendiconto dello Stato fatto dai magistrati contabili della Corte dei Conti e dall'Agenzia delle Entrate. Da questi emerge, in particolare, una crescita notevole delle verifiche complessive, passate dalle 741.174 del 2003 a 1.029.237 del 2005. Con un incremento del 38,9%. Un risultato legato all'utilizzo di maggiori risorse per la lotta all' evasione (dal 28,9 al 37,2% del 2005) che del resto portano anche a risultati più incisivi: 92,9 contribuenti su 100 sono stati scoperti in fallo nel 2005, contro gli 88,66% del 2003). Su fronte Iva, poi, ammonta a 2,3 miliardi l'Iva evasa scoperta dal gennaio 2004 al luglio 2006, con un totale di 1.877 controlli realizzati. Anche la Corte dei Conti registra un maggiore impegno dei controlli. Conta per l'Agenzia delle Entrate 648 mila controlli «sostanziali» e 1.252.758 verifiche sulle dichiarazioni. «Un valore ben superiore a quanto programmato», spiega. Anche per la Guardia di Finanza, a fronte dei 65 mila controlli previsti ne ha realizzati 98 mila, con un incremento del 32,7% sulle aspettative iniziali. La Corte dei Conti, però, punta l'indice sulle difficoltà nell' incassare realmente l'evasione scoperta. È vero: la nuova organizzazione di «Riscossione spa» sta portando i primi benefici con un aumento del 65% degli incassi dovuti a pignoramenti e vendite di immobili. Ma, per i tempi lunghi che passano tra i controlli e i pagamenti effettivi, gli importi dell'evasione scoperta «evaporano».