Patto Italia-Francia in soccorso di Alitalia
I due governi, infatti, starebbero trattando una sorta di patto per uscire dallo stallo in cui si trova il possibile acquisto da parte di Enel del gruppo energetico francese Suez, stoppato dall'Esecutivo transalpino con il progetto di fusione con le nozze con la connazionale Gaz de France. In cambio della rinuncia all'assalto da parte del gruppo guidato da Fulvio Conti, infatti, Parigi correrrebbe in soccorso di Alitalia con un alleanza tra Air France e Klm. Un'ipotesi non snobbata dagli operatori di Borsa che ieri hanno fatto volare il titolo della compagnia di bandiera oltre il 6%. Ad anticipare i colloqui sotterranei è stato ieri il quotidiano francese Le Parisien secondo il quale Af-Klm, di cui lo Stato francese detiene circa il 18%, «accetterebbe di volare in soccorso di Alitalia, che è in quasi fallimento, in cambio dell'abbandono da parte di Enel e del governo italiano del loro progetto di Opa» su Suez, di cui lo Stato francese controlla il 70% del capitale. Il governo di Parigi vuole «tentare in tutti i modi di dissuadere Enel dal lanciare una contro-offerta su Suez che sarebbe per definizione più attraente dell'offerta di Gdf», scrive il quotidiano d'Oltralpe. L'accordo che Parigi starebbe negoziando con Roma, afferma una fonte vicina al dossier «andrebbe anche a vantaggio dell'Italia che così salverebbe la sua compagnia di bandiera» I giochi comunque «sono lontani dall'essere fatti», precisa il quotidiano. E così per spiegare il ritorno di appeal sul titolo, nelle sale operative di piazza Affari si parla di un generico ritorno della speculazione anche se vi è chi ipotizza un possibile rafforzamento di Air France nel capitale della società, per ora presente con una quota al di sotto del 2%. Proprio lo scorso 12 luglio, il numero uno del colosso transalpino, Jean-Cyril Spinetta aveva definito «sensato» un possibile avvicinamento tra le due aziende. «La spiegazione per i rialzi di - commenta un operatore - è proprio in questa ipotesi di soccorso di Air France in Alitalia». «Sul titolo - aggiungono altri operatori- c'è un discreto interesse da parte dei Fondi, soprattutto gli Hedge Fund che, insieme ai singoli investitori, si stanno ricoprendo». Di diverso tenore le reazioni dei sindacati alle prime indiscrezioni. L'ipotesi di rilancio dell'alleanza viene subito bocciato dagli autonomi del Sult che parlano di «grande fregatura» per la compagnia e per l'Italia. Apertura invece da parte della Cisl. Per il numero uno della Fit, Claudio Claudiani infatti, «senza un'alleanza strategica, Alitalia non è destinata a crescere ma anzi va incontro a un progressivo, inarrestabile declino. Oltretutto, i margini di tempo non sono molto ampi».