Turbolenze d'estate su Aeroporti di Roma
Sciopero contro la vendita dei servizi a terra. E Alitalia taglia fuori Basile per i terreni di Fiumicino
I vertici della società sono in ferie, ma per la società che gestisce gli scali di Fiumicino e Ciampino si sono aperti in questi giorni diversi fronti di battaglia. E a settembre lo scontro entrerà nel vivo. Il nuovo piano industriale, promesso dall'amministratore delegato Maurizio Basile per fine luglio, è ancora in fase di elaborazione. Ma intanto i sindacati sono tornati sul piede di guerra.Il Sult ha proclamato infatti per il 19 settembre quattro ore di sciopero dei lavoratori di Adr per protestare contro la vendita del 100% del pacchetto azionario di Adr Handling (servizi a terra) alla spagnola Flight Care della holding Fcc (società di costruzioni). «Questa operazione finanziaria - afferma il Sult - si spiega con la necessità di Adr di sanare il forte debito che il consorzio Leonardo ha contratto con le banche per acquisire il pacchetto azionario dell'azienda aeroportuale quando è stata privatizzata nel 2000». Il debito della società presieduta da Ernesto Stajano ammonta oggi a 1 miliardo e 300 milioni di euro. «Nonostante Adr spa sia in attivo - denuncia il Sult - è in forte difficoltà finanziaria per via del debito. Il consorzio Leonardo ha comprato all'ingrosso e sta vendendo al dettaglio». Il riferimento è all'accordo raggiunto da Adr per la vendita di Adr handling al gruppo spagnolo Fcc, al prezzo massimo complessivo di 72,5 milioni di euro, con una plusvalenza massima per Adr di 42 milioni di euro. L'operazione sarà perfezionata presumibilmente entro la fine di ottobre 2006, con l'ottenimento delle autorizzazioni Antitrust e al verificarsi di altre clausole sospensive definite contrattualmente. «È scandaloso - incalza il Sult- che l'azienda aeroportuale della capitale, che ha avuto la concessione dallo Stato per 40 anni, dismetta proprio il ramo d'azienda principale e strategico, dal punto di vista funzionale, cioè quello dell'assistenza ai passeggeri e agli aeromobili». Inoltre, rileva il Sult, «le aziende di assistenza aeroportuale, in forte concorrenza fra loro, sono tutte in passivo. Il rischio è che tra pochi anni la nuova azienda di assistenza fallisca con gravissime ripercussioni sociali ed occupazionali». Il Sult cita alcuni esempi di crisi: «Già le società di catering stanno fallendo a raffica: prima la Ligabue, poi la Abela, ora la Sodecaer che mette in mobilità 500 dipendenti. Il piano industriale che Basile si appresta a presentare prevede proprio nuovi investimenti sulle infrastrutture per i servizi. Questo non basta però a tranquillizzare i sindacati. «L'assurdo - conclude il Sult - è che il trasporto aereo a Fiumicino è in espansione e il territorio subisce danni sociali rilevanti e insostenibili». All'annuncio dello sciopero contro la cessione di Adr Handling si aggiunge un'altra tegola sulla testa di Basile. Vale a dire la decisione di Alitalia di mettere in vendita l'area di 47,3 ettari adiacente l'aeroporto di Fiumicino in blocco con il complesso «Somaini», adiacente al centro direzionale della Magliana e a una porzione di immobile nel comune di Sesto San Giovanni a Milano. Adr è interessato ai terreni di Fiumicino, ma non agli altri asset previsti dall'invito a manifestare interesse. La tratttiva tra Adr e Alitalia si è interrotta a giugno: da una parte il gestore aeroportuale chiedeva maggiori garanzie sull'edificabilità degli spazi; dall'altra la compagnia aerea ha replicato dicendo che Adr si era ritirata «inspiegabilmente» dalla partita. Fonti vicine ad Adr fanno notare come l'invito a manifestare interesse riguarda tutti e tre i complessi e che con questa clausola si sarebbe voluto escludere dalla gara proprio la società di gestione aeroportuale, che è interessata solo all'area di Fiumicino.