Telecom prende fiato in Borsa
Una richiesta che ha messo fine alla speculazione ribassista dei fondi che aveva colpito le quotazioni di questi giorni. Il titolo del gruppo telefonico ha messo a segno così un rialzo dell'1,75% a 2,15 euro, nettamente al di sopra della media del listino, con scambi vivaci sui blocchi e fuori mercato, dove è transitato complessivamente lo 0,62% del capitale. Sul listino telematico sono passati di mano 109,4 milioni di titoli. Anche le smentite di un possibile incrocio azionario tra News Corp, il colosso mediatico di Rupert Murdoch, e Telecom Italia, non sono serviti a frenare i movimenti azionari della società di tlc. Murdoch ha negato che fossero allo studio le ipotesi di integrazione tra i due gruppi. È infatti circolata con insistenza le voce che vuole il magnate australiano pronto a entrare nel capitale di Olimpia, la holding che controlla Telecom Italia. La società italiana riceverebbe in cambio una consistente quota di Sky. Alcuni sono arrivati a ipotizzare una fusione vera e propria tra Telecom Italia e il network setallitare. «La stampa italiana chiacchiera molto» è stato il secco commento del tycoon, che ha ribadito che l'alleanza tra la sua società e il gruppo italiano si concretizzerà solo nella trasmissione di produzioni News Corp sulle reti internet a banda larga. Nella stessa occasione Murdoch ha comunicato l'ultima trimestrale di News Corp, che ha visto l'utile netto della compagnia salire del 18,8% e toccare quota 852 milioni di dollari. Murdoch ha messo l'accento sul ritorno al profitto di Sky Italia, che negli ultimi dodici mesi ha guadagnato 513 mila nuove utenze. «Sky Italia si sta espandendo oltre le attese e sta creando un valore significativo per News Corp e per i suoi azionisti - ha dichiarato il magnate australiano - i profitti della piattaforma sono cresciuti di oltre 212 milioni di dollari nell'anno fiscale 2006, e sono sicuro che nel prossimo anno fiscale vedremo un'altra crescita dell'utile di 200 milioni di dollari, se non superiore». Intanto sulla richiesta dell'intervento della Consob da parte di Telecom è intervenuto l'ex ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri: la Consob accerti «in tempi rapidi» eventuali movimenti speculativi sui titoli Telecom. Gasparri invita l'Autorità a utilizzare tutti gli strumenti a sua disposizione per garantire la trasparenza del mercato. «La Consob - afferma - può utilizzare anche la Guardia di finanza per capire come alcune notizie che hanno riflessi sui mercati, come quella dello scorporo della rete di Tlc, escono e vengono diffuse».