Braccio di ferro con Prodi
L'interrogativo è del governatore della Sicilia, Salvatore Cuffaro, che dopo l'ennesimo stop del governo Prodi alla costruzione del Ponte sullo Stretto, si dice pronto ad affrontare la questione con l'Ue. Insomma, in Sicilia, è rieplosa l'ennesima scossa sismica provocata dal governo contro il Ponte. «A settembre incontrerò a Bruxelles il commissario ai trasporti Barrot e gli ex commissari De Palacio e Van Miert - dice Cuffaro - per affrontare proprio questo problema». In ogni caso, il governatore a giorni insedierà una task force tecnico-giuridica che avrà «la missione di elaborare e formulare le proposte alternative della Sicilia affinché il Ponte sullo Stretto - che non è affare privato di un governo ostaggio di una sparuta minoranza - venga comunque realizzata come patrimonio tecnologico dell'intera area euromediterranea». Insomma, sempre più accesa la battaglia tra Cuffaro e Prodi per la costruzione del Ponte. Un'opera, secondo Cuffaro, che, salvo il 5% circa del valore (facilmente reperibile sul mercato durante i sei anni necessari alla sua costruzione) è «l'unica delle grandi ad essere già totalmente coperta da finanziamento». In trincea, anche il leader del Mpa, Raffaele Lombardo: «Non permetteremo di realizzare una dislocazione diverse delle risorse destinate al Ponte, segnatamente nel nord del Paese e nelle regioni della stessa fazione del governo Prodi».