Benzina, nuovi rincari

Con la Shell e la Total che hanno rialzano i propri listini di 0,06 e 0,05 centesimi al litro, portando i prezzi del carburante, rispettivamente, a 1,405 ed a 1,404 euro al litro. Sempre più vicini cioè al record storico di 1,409 euro al litro già raggiunto da alcuni giorni dai distributori a marchi Api-Ip. Così, nell'estate 2006 un rifornimento completo per un auto di medio-alta cilindrata costa quasi 10 euro in più rispetto al Ferragosto dello scorso anno. Mentre continuano le tensioni internazionali, alimentate dalle vicende israelo-libanesi, sui prezzi del barile che tra alti e bassi si mantiene sui 75 dollari, i prezzi della benzina alla pompa riprendono così la loro corsa. Nonostante l'intervento del Governo che nelle settimane scorse ha convocato i vertici dei petrolieri, invitandoli a rispettare pedissequamente i movimenti internazionali delle quotazioni dei prodotti. Variazioni quelle sulle piazze estere che, al momento, potrebbero lasciar prevedere sul fronte dei prezzi praticati in Italia ancora margini di aumento. A fronte di un rialzo, negli ultimi due mesi, delle quotazioni Platt's (quelle cioè di riferimento europeo) di 0,063 euro al litro, sui prezzi al consumo della benzina nella penisola sono stati trasferiti aumenti «limitati» a 0,043 euro. Ci sarebbe così la possibilità, almeno sulla carta, di nuovi ulteriori ritocchi al rialzo - nel caso le quotazioni della materia prima non dovessero invertire tendenza - sui 2 centesimi al litro. Un potenziale aumento che porterebbe la benzina a sfondare nuovi record storici. E più preoccupante appare la situazione per il gasolio: sul mercato internazionale il diesel è salito di 0,037 euro al litro - sempre dal primo giugno ad oggi - mentre i prezzi al consumo sono stati ritoccati, in media, dello 0,008 euro al litro. Come dire, se le compagnie decidessero di trasferire tutto il rialzo internazionale, in vista potrebbe esserci una mini-stangata da 3 centesimi al litro. Quasi 60 lire del vecchio conio in più.