Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Aumentano gli ordini e la produzione Sangalli (Cna): «Ma il caro-energia pesa»

default_image

  • a
  • a
  • a

E il ricorso all'indebitamento bancario diminuisce, anche se buona parte degli imprenditori è preoccupato per la competitività, si attende nuovi aumenti del costo del denaro e una crescita dei prezzi alla produzione. A scattare la fotografia delle Pmi è Capitalia nella sua XXV indagine congiunturale. Ma gli artigiani avvertono: anche se negli ultimi mesi il dato è in controtendenza rispetto al passato, rimangono situazioni difficili rispetto ai competitors europei in alcuni settori critici come, per esempio, il tessile. «Le Pmi - spiega il segretario generale della Cna Giancarlo Sangalli - soffrono della scarsa liberalizzazione di alcuni settori come l'energia, il credito o le assicurazioni e pagano un prezzo troppo alto a burocrazia, carico fiscale e carenza di infrastrutture». Ben venga allora la ripresa «anche se timida» ma «il Governo si concentri sul deficit di produttività delle imprese». Secondo lo studio, condotto su un campione di 633 imprese da 11 a 500 addetti, dopo un pessimo 2005, nel primo semestre 2006 c'è stata una ripresa dell'attività produttiva e degli ordini delle Pmi interrompendo una caduta dei livelli che durava dal 2001. Soprattutto per quanto riguarda le imprese del Mezzogiorno, come confermato anche dal rapporto Svimez, secondo cui il 2006 rappresenterà per il Sud l'anno del «parziale riscatto»: il Pil dovrebbe crescere dell'1,1% (+0,3% nel 2005), poco sotto l'1,3% della media nazionale, mentre l'export registrerebbe una crescita del 4,1%. Per Capitalia, rispetto al 2005, l'aumento della produzione interna e degli ordini interni risulta, rispettivamente, pari all'1,8% e al 2,1%, mentre per il mercato estero gli incrementi appaiono più modesti (+1,3% per la produzione e +0,6% per gli ordini). A fare da contraltare ai dati positivi sull'aumento della produzione ci sono però i prezzi della produzione: la ricerca conferma infatti la tendenza alla crescita dei costi dovuta soprattutto al rialzo dei prodotti energetici.

Dai blog