Istat, l'inflazione innesta la retromarcia
A luglio la corsa dei prezzi è rallentata. Di poco, ma è comunque un segnale. A dirlo è stato ieri l'Istat secondo i cui calcoli il livello dei prezzi è salito del 2,2% rispetto al 2,3% segnato a giugno. Secondo le stime preliminari dell'Istituto nazionale di statistica, si registra una variazione del +0,3% su base mensile e un rialzo del 2,2% su base annua. Gli stessi numeri a giugno parlavano di una variazione dello 0,1% e del 2,3%. E se a spingere in sù i prezzi sono tariffe energetiche e carburanti, a riequilibrare l'altro braccio della bilancia ci pensano i medicinali e spese sanitarie. Le tariffe energetiche regolamentate in particolare hanno segnato, secondo l'Istat, un +4,2% su mese e 12,6% su anno, mentre il colpo di forbice al prezzo dei farmaci (fascia A in particolare) è stato benefico sui bilanci, con una riduzione del 2% congiunturale e del 4% tendenziale. Il costo della vita, al netto dei beni energetici, segna a luglio un +1,6% tendenziale e +1,7% su mese. E ad alleggerire il borsellino delle famiglie sono state voci quali bevande alcoliche e tabacchi (+2,1% rispetto a giugno), la casa ma soprattutto per acqua, elettricità e combustibili (+ 1,5%) e i trasporti (+0,7%). Il dato tendenziale di casa ed energia segna un +6,2%, tanto da scatenare l'allarme dei consumatori per un balzo quasi triplo rispetto all'inflazione. Fermi invece i cartellini dei prezzi per abbigliamento e calzature. Le spese per la salute hanno conosciuto una contrazione dello 0,7% congiunturale e dello 0,2% su base annua. Inoltre, gli italiani telefonino-dipendenti hanno speso meno anche per le comunicazioni (-0,3%). Alla voce casa, gli incrementi sono condizionati soprattutto, conferma l'Istat, dal caro-energia, oltre a aumenti tecnici quali l'aumento degli affitti. Così la bolletta del gas è diventata più salata del 3,3% rispetto al precedente giugno e del 9,7% sull'anno. Tutto il comparto degli energetici ha conosciuto considerevoli balzi dei prezzi: +2,6% sul mese e +10,5% su anno. Le tariffe elettriche sono cresciute del 5,2% a livello congiunturale e del 16,9% tendenziale. In su anche il prezzo della benzina verde: +2,3% rispetto a giugno 2006 e +9,9% su anno. Ma le famiglie hanno speso di più anche per riempire frigo e dispensa: crescono dell'1,8% gli alimentari, la carne ha registrato un incremento a luglio del 2,8% e quella bovina fresca addirittura del 4,8%. Corre anche il prezzo dell'olio, +13,3% rispetto all'anno scorso. A luglio più salati anche mare e ombrellone: +9,1% rispetto a un anno fa. Per Paolo Segarelli dell'Ugl, «Basta guardare con attenzione i dati afferma per capire quanto siano distanti dalla realtà e quanto sia sottostimato il peso dei generi alimentari e dei beni energetici sul portafoglio di lavoratori e famiglie, come dimostra anche il dato stabile dei consumi delle famiglie».