Il dossier Autostrade-Abertis

Che rivolge però la sua attenzione sui rischi per l'occupazione che possono derivare dalla delocalizzazione delle attività produttive conseguente all'operazione. Il punto di vista sul dossier Autostrade- Abertis è stato espresso in in una nota dal segretario generale aggiunto della Fit-Cisl, Enrico Caruso. «La fusione non è mai stata un problemao - spiega Caruso - Gli assetti societari e le proprietà nelle sziende quotate in borsa, sono soggette a mutazioni per effetto della collocazione azionaria sul mercato e gli spagnoli sono già da tempo soci nella Holding Schema 28». L'attenzione del sindacato è invece puntata ai possibili effetti negativi dal punto di vista dell'occupazione se la fusione andrà in porto. Per Caruso è «preoccupante la mancanza in Italia di una legislazione di supporto o di vantaggio, per sostenere l'internazionalizzazione delle aziende italiane che aprono l'azionatario a soci esteri». La Fit-Cisl ha chiamato in causa, dunque, il Governo che «ha il dovere di intervenire con un'azione legislativa che rapidamente ponga il Paese nelle migliori condizioni per competere nel mercato globale». Anche sulle concessionila Fit Cislha espresso il suo punto di vista. «Bene fa il ministro Di Pietro a proporre una rivisitazione dei contenuti» ha concluso Caruso.