Tronchetti Provera accelera sui pneumatici
Giovedì si chiude la partita per il collocamento presso le banche di un pacchetto di Pirelli Tyre
Che nei prossimi giorni sarà impegnato a chiudere la partita per il collocamento presso le banche di un pacchetto di Pirelli Tyre e ad affrontare l'esame dei conti del secondo trimestre. L'appuntamento più atteso è infatti quello con il consiglio di amministrazione in programma per martedì, quando, semestrale alla mano, gli analisti potranno verificare lo stato di salute del gruppo. Mentre giovedì sarà la volta del board di Pirelli. Dopo il nulla di fatto della quotazione dei pneumatici la Bicocca punta comunque a incassare tra i 740 e i 750 milioni con la vendita di una quota del 39-40% di Pirelli Tyre a Mediobanca, Capitalia, Intesa, Lehman, Jp Morgan, Banca Leonardo e con ogni probabilità anche a Unicredit a un prezzo di 7,4 euro per azione, vale a dire il valore minimo della forchetta indicata per la mancata Ipo. Il pacchetto sarà conferito a una newco della quale gli istituti dovrebbero avere quote paritetiche, eccetto la Banca Leonardo di Gerardo Braggiotti che si sarebbe detta interessata a un 4%. Sulla quota ceduta di Tyre Pirelli avrà comunque una opzione call (di riacquisto) che le permetterà nei prossimi anni di riprendere il progetto di quotazione. Non è invece prevista una facoltà di vendere (Put) per gli istituti di credito. E se si troverà la quadratura del cerchio entro il 27 l'accordo potrebbe arrivare sul tavolo del board di Pirelli lo stesso giorno. L'obiettivo comunque resta quello di chiudere entro la fine del mese. Appuntamenti importanti insomma, in un momento molto delicato per il gruppo di Tronchetti Provera, sia a livello di assetti di controllo (per gli attesi cambiamenti in Olimpia), sia per la futura fisionomia (con le ipotesi sul destino de La7). A ottobre Pirelli dovrà mettere mano al portafoglio per 1,17 miliardi per liquidare, come già avvenuto con i bresciani di Hopa, Unicredit e Intesa, soci della cassaforte che controlla il 18% di Telecom col 4,77% ciascuno. E già il mercato ipotizza l'arrivo in Olimpia di un nuovo alleato. Quanto alla tv invece, il ritorno di attualità del terzo polo televisivo ha negli ultimi tempi riacceso in Borsa l'interesse per Telecom Italia Media, sulle scommesse di un passaggio di mano della società che controlla La7 e Mtv (fra i possibili acquirenti sono circolati i nomi di De Agostini e Rcs).