Il dopo Colao
Rcs, i soci verso l'accordo su Perricone
Sulla sua candidatura, proposta nell'ultima riunione del patto, lunedì scorso, dal presidente della Fiat Luca Cordero di Montezemolo, un buon numero di soci del sindacato avrebbe già espresso apprezzamento e ora tocca al presidente del gruppo, Piergaetano Marchetti, raccogliere gli orientamenti di tutti i 15 azionisti. Per la prossima settimana Marchetti - si apprende da fonti finanziarie - ha in agenda una serie di consultazioni per verificare l'esistenza della convergenza sul nome del futuro amministratore delegato del gruppo che controlla il Corriere della Sera. E una volta concluso il giro, il presidente potrà, convocare un consiglio di amministrazione per ratificare l'uscita di Colao e la nomina di Perricone (anche prima di quello già in calendario per il 12 settembre sui conti del secondo trimestre). Non sarebbe invece strettamente necessario riunire ancora prima dell eventuale board estivo il patto di sindacato. All'accordo parasociale partecipano azionisti dagli interessi non sempre coincidenti, come del resto ha dimostrato questa vicenda. Si tratta di Mediobanca, Fiat, Pesenti, Ligresti, Della Valle, Pirelli, Intesa, Generali, Capitalia, Lucchini, Merloni, Mittel, Bertazzoni, Edison e Gemina. La conferma di una convergenza sul nome di Perricone e la sua nomina al posto segnerebbe il ritorno di Fiat a un ruolo di peso nelle vicende del gruppo editoriale che controlla il Corriere della Sera, nel quale il Lingotto, impegnato a risolvere i propri problemi legati alla crisi dell'auto, negli ultimi anni aveva giocato un ruolo più defilato rispetto a quello avuto in passato.