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Rcs, la Borsa premia il dopo Colao

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L'uscita dell'ad del gruppo editoriale mette le ali al titolo (+5,3%)

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Tra le diverse motivazioni addotte dai soci del Patto che chiedevano la testa del manager, infatti, c'era anche il valore troppo basso che il titolo aveva in Borsa. Sono stati accontentati. Ieri a Piazza Affari l'azione ha spiccato il volo e ha chiuso tra i migliori del listino con un rialzo del 5,2% a 3,79 euro. A dare la spinta alle quotazioni è stata soprattutto la fine dell'incertezza che si era determinata nel mercato dopo la riunione dei principali soci, lunedì scorso, che aveva affiancato all'ex manager di Omnitel il presidente del Patto di sindacato, Pier Gaetano Marchetti. Una mossa spiegata con la necessità di ridiscutere le deleghe assegnate all'amministratore ma percepita dal mercato come una soluzione non chiara sulla effettiva guida della società. Gli operatori hanno messo anche nel conto comunque anche i nuovi scenari. Più che un semplice rimbalzo, il rally in Borsa sembra riflettere in realtà l'attesa di prossime mosse nel salotto buono composto da ben 15 azionisti con visioni non sempre coincidenti come ha dimostrato questa vicenda. Al momento non risulta comunque convocata una nuova riunione del Patto di sindacato. Appare però prevedibile che per sostituire il manager i grandi soci non attenderanno il consiglio di amministrazione del gruppo in agenda per il 12 settembre e possano anticipare i tempi. D'altra parte non è stata ancora raggiunta un'intesa sul nome del successore. Per il possibile sostituto, i nomi in circolazione restano quelli di Antonello Perricone, attuale amministratore delegato dell'Editoriale La Stampa, di Paolo Dal Pino, amministratore delegato di Wind, e di Claudio Calabi, già al posto di Colao, prima di passare all'incarico attuale come amministratore delegato del Sole 24 Ore. Quanto agli schieramenti tra soci, oltre al ruolo attivo nell'uscita di Colao che secondo le ricostruzioni del giorno dopo potrebbero aver avuto Pirelli, Capitalia e Diego Della Valle, viene fatto notare soprattutto il ritorno in primo piano della Fiat, dopo mesi relativamente sotto traccia nelle vicende del gruppo editoriale. Intanto si muovono anche i giormalisti. Il comitato di redazione del Corriere della Sera, intanto, ha ottenuto per giovedì prossimo un incontro con l'azienda e il direttore del quotidiano, Paolo Mieli, per discutere sugli scenari che si aprono per il giornale.

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