Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

«Eni ed Enel, rischio Opa se lo Stato vende ancora»

Esplora:
default_image

Padoa Schioppa: chiusa la stagione delle privatizzazioni, la partecipazione pubblica è al limite

  • a
  • a
  • a

Così il ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa ieri, nel corso dell'audizione delle commissioni Finanze di Camera e Senato sulle linee strategiche del ministero dell'Economia. Per il ministro «la lunga stagione nella quale la privatizzazione era imposta dall'urgenza della situazione dei conti pubblici ritengo che si debba ritentere chiusa». «È facile - ha aggiunto - dire oggi che certe privatizzazioni sono avvenute a un prezzo ci sembra insufficiente». Ma bisogna considerare anche «le condizioni in cui queste sono avvenute. Un'azienda in perdita è priva di valore». Secondo Padoa-Schioppa oggi «c'è una componente che è privatizzabile, che è nelle stesse condizioni in cui si trovavano le imprese che sono state privatizzate, da cui lo Stato è uscito completamente nel corso degli anni. In altri campi la privatizzazione è molto più difficile da concepire, penso a Ferrovie, Poste, Enel e Eni dove la partecipazione dello Stato e giunta al limite al di sotto del quale queste aziende sarebbero sottoposte a un'offerta pubblica di acquisto. Penso a settori come a quelli che fanno parte in Finmeccanica e che sono legati alla spesa». In questi campi, ha continuato ancora il ministro, «il contesto non è quello di una prospettiva di privatizzazione, ma probabilmente neache quello della prospettiva in cui ha vissuto l'Italia negli anni '50, '60 e '70 o addirittura negli anni '30. Anni del grande sviluppo industriale, in cui regnava «la logica di un sistema imprenditoriale autosufficienete, di un'economia industriale chiusa, di un'economia protetta in cui si doveva avere una sorta di autonomia». La gestione di questi settori, ha concluso Padoa-Schioppa, «avviene oggi in un sistema concorrenziale, in un'economia aperta, in cui ciascuno di questi grandi soggetti è in concorrenza con soggetti esteri e deve essere in grado di reggere la conccorenza e addirittura la concorrenza è all'interno del territorio nazionale».

Dai blog