Finmeccanica guarda a Cina e Giappone per la crescita
La società di Piazza Monte Grappa parteciperà infatti al programma sulla nuova versione del modello A350 nel quale però, «le potenzialità per investire dipendono dal ritorno». Lo ha detto lo stesso ad Pier Francesco Guarguaglini, ieri, nel corso della 45esima edizione del salone aeronautico di Farnborough che vede schierate, tra le altre del gruppo, aziende del calibro di AugustaWestalnd, Alcatel Alenia Space, Avio e Galileo Avionica. «Discuteremo sia la quota sia la partecipazione nel programma sul futuro A350 - ha spiegato - e a quel punto valuteremo rischi e investimenti». Ma gli occhi sono puntati anche sull'espansione delle attività internazionali, quindi sui nuovi mercati. Cina e Giappone in primis. Paesi nei quali il gruppo di Guarguaglini, soprattutto attraverso la controllata AugustaWestland già opera ma che, oggi più che mai, sono in prima linea nella strategia di sviluppo di Finmeccanica (Ansaldo Sts, per esempio, ha già vinto una gara per il metrò in Cina). Ma l'ad avverte: «Puntare su Cina e Giappone non significa uno sviluppo a breve di nuovi progetti, dobbiamo lavorarci molto. A breve intendiamo farci conoscere, partecipando anche con il nostro marchio ad alcune manifestazioni in programma». La crescita in Italia è infatti destinata a scendere, compensata appunto da quella all'estero: «Nel 2004 la nostra quota in Italia era pari all'81%, nel 2005 è scesa al 57% e nel 2008 si ridurrà al 38%, ma la flessione sarà bilanciata da una crescita dal portafoglio ordini». Che nel 2008 dovrebbe salire a 16 miliardi di euro, dai 10,5 del 2004 e 15,4 del 2005. Con un valore della produzione che nel 2005 è cresciuto del 25% toccando quota 11,5 miliardi di euro, Finmeccanica intende rafforzare la presenza negli Stati Uniti e soprattutto nell'Inghilterra, che rappresenta il secondo mercato domestico, dopo quello italiano. Un mercato, quello inglese, che offrirà sempre maggiori prospettive al gruppo guidato da Guarguaglini (AugustaWestland rappresenta per esempio una risorsa chiave per l'offerta di macchine ad ala rotante). Ma nel programma di sviluppo ci sono anche altri paesi come Russia, India, Grecia, Turchia o Medio Oriente: «Vogliamo essere sempre più presenti all'estero - ha detto Guarguaglini - Il nostro scopo è di proporci come soggetti industriali interessati alla crescita del Paese dove vogliamo rafforzare la nostra attività commerciale».