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Ama e Rpr, accordo vicino per le nomine

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Partita aperta per le due municipalizzate. Hermanin verso la presidenza dell'azienda di smaltimento

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Nei prossimi giorni si riuniranno, infatti, le assemblee degli azionisti di due importanti aziende che fanno capo al Comune di Roma e che ricadono sotto il coordinamento dell'assessore al bilancio Marco Causi. Si tratta dell'Ama che si occupa dello smaltimento dei rifiuti e di Risorse per Roma, incaricata di valorizzare il patrimonio urbanistico di proprietà del Campidoglio. Le due società hanno entrambe i consigli di amministrazione in scadenza per l'esaurimento del mandato triennale dei membri. E la partita per la conferma o per la sostituzione dei vertici è già cominciata. Nel ridisegnare i nuovi organigrammi però si terrà conto della nuova situazione politica disegnata a livello nazionale dopo le ultime elezioni vinte dal centrosinistra. Le decisioni risentono del confronto tra le due anime della maggioranza capitolina e cioà i Ds, da un lato, e la Margherita dall'altro. Così dopo una serie di colloqui tesi a trovare un accordo per le due poltrone sembra secondo le indiscrezioni che si sia arrivati a una soluzione in grado di soddisfare i due partiti. A ognuno dei quali toccherebbe una sola società. Così sempre secondo le voci sempre più insistenti il favorito alla presidenza dell'Ama dovrebbe essere Giovanni Hermanin, di area Margherita, che è già stato assessore al personale nell'ultimo periodo della giunta uscente di Veltroni. Hermanin dovrebbe prendere il posto dell'attuale numero uno, Massimo Tabacchiera, verso il quale il quale il Comune non ha nascosto il disappunto per la mancata avvio di una collaborazione con l'Acea per un progetto più ampio per lo smaltimento dei rifiuti nell'area romana. Nella nuova sede di via di Tor Pagnotta, sulla Laurentina, a far compagnia al nuovo presidente dovrebbe rimanere come amministratore delegato, Domenico Tudini anche lui vicino al partito di Francesco Rutelli. Diverso invece il discorso per Risorse per Roma. Sulla plancia di comando dovrebbe arrivare Vincenzo Puro, già presidente del VI municipio, che non si è ricandidato nelle ultime elezioni. L'attuale presidente, Enzo Proietti, che ha al suo attivo il risanamento del bilancio aziendale, resterebbe nella stessa impresa con la carica di amministratore delegato. Un salto più prestigioso toccherebbe infine all'attuale ad di Rpr, Claudio Pancheri. La sua vicinanza al premier Romano Prodi potrebbe portarlo al comando dell'Agenzia del Demanio.

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