L'elezione a Palazzo Altieri
Capitalia, Unicredit e Bnl si astengono dal voto
Non ci sarebbe stata, infatti, l'investitura per acclamazione come di regola ma un voto palese in seguito alla volontà espressa dall'ad di Unicredit, Alessandro Profumo, di astenersi e quindi di procedere ad una nuova conta dei voti. Nonostante la nomina sia avvenuta ad «amplissima maggioranza», come hanno sottolineato il presidente di Mediobanca, Gabriele Galateri di Genola e Giovanni Bazoli, si sono contati 9 astenuti (i membri del consiglio sono 90), e fra questi spiccano i nomi di Unicredit, Capitalia e Bnl, la cui scelta di non votare non sembra legata tanto alla persona di Faissola, quanto piuttosto alla volontà di dissociarsi dall'attuale governance dell'associazione. L'ad di Piazza Cordusio si è sempre schierato contro la nomina di Faissola (candidato di Banca Intesa e San Paolo Imi), così come il presidente di Bnl, Luigi Abete. La novità riguarda invece l'astensione di Capitalia: l'ad Matteo Arpe uscendo dall'assemblea ha precisato che non avrebbe partecipato alla nomina del consiglio nè alla successiva elezione del presidente e che avrebbe perciò affidato la propria delega di voto a Profumo.