LE TARIFFE sull'uso del cellulare all'estero e di roaming saranno presto regolamentate nei 25 paesi dell'Ue ...
Dopo un lungo confronto arriva oggi all'esame della Commissione la proposta di regolamento che, per la prima volta, fissa dei limiti oltre i quali gli operatori del settore non potranno andare. Francia, Germania e gli altri paesi contrari al testo elaborato dalla Reding hanno sostanzialmente ottenuto importanti modifiche, per cui gli utenti dovrebbero risparmiare rispetto alle tariffe attuali, ma la soluzione non sarà quella preannunciata dalla commissaria. L'eurogoverno dovrà anche decidere i tempi dell'entrata in vigore del regolamento sul quale, peraltro, l'ultima parola spetta al Parlamento europeo e al Consiglio, trattandosi di un settore per il quale è prevista la co-decisione. Tra i commissari alcuni propongono ancora di dare altro tempo agli operatori per rivedere i prezzi e chi chiede di approvare intanto il regolamento fissando la sua entrata in vigore in tempi successivi. C'è, invece, consenso sulla necessità di mettere ordine, sia perchè esistono ancora tariffe troppo diverse nei paesi dell'Ue, sia perchè il fatto che, superando una frontiera, si abbiano condizioni totalmente diverse è in contraddizione con lo spirito cui si fonda l'Unione europea. La Commissione ritiene, inoltre, che una volta che l'utente avrà la certezza dei costi, cadranno le remore esistenti oggi quando l'abbonato si trova all'estero e il traffico aumenterà, con evidenti benefici anche per gli operatori. L'ultimo testo della proposta prevede sostanzialmente tre tetti per gli operatori telefonici: uno per le telefonate dirette all'interno del paese estero in cui si trova l'utente (il doppio della tariffa media Ue di terminazione, più il 30 per cento); un altro per le telefonate dirette fuori dal paese dove l'utente si trova (il triplo della tariffa media di terminazione Ue, più il 30 per cento) e un terzo per la risposta alla chiamata (una volta la tariffa media di terminazione, più il 30 per cento). Nel primo caso la tariffa sarà di circa 33 centesimi di euro al minuto, nel secondo di 53 e per la risposta alla chiamata di 16 centesimi di euro. Questo per quanto riguarda le tariffe al dettaglio, per quelle all'ingrosso non c'è il sovrapprezzo del 30 per cento. I commissari oggi dovranno definire anche tempi e modi delle verifiche. Il regolamento prevede di affidare alle Authority nazionali il compito di vigilare sul rispetto delle regole. Autorità che avranno anche il potere di imporre alle aziende recalcitranti sanzioni economiche.