di PINO GIULIETTI SCATTA un nuovo allarme rosso sul fronte del caro-carburanti: l'esodo estivo, ormai ...
Complici, ancora una volta, le fiammate dell'oro nero - che ieri ha toccato i nuovi record storici sulle principali piazze mondiali, sopra i 75 dollari al barile - i listini dei distributori rischiano di registrare, nei prossimi giorni, una nuova ondata di rialzi: rincari che, sulla carta, potrebbero anche tradursi in 3 centesimi al litro. E che rischierebbero di far registrare nuovi record storici anche per i prezzi dei carburanti, bruciando il precedente massimo di 1,381 euro al litro di qualche mese fa. A incombere sui prezzi dei carburanti alla vigilia del grande esodo estivo sono le quotazioni internazionali dei prodotti che - spiegano esperti di settore - hanno registrato, sulla scia del caro-barile, nuovi successivi rincari nelle ultime settimane. Per quanto riguarda la benzina verde le quotazioni Platt's' (quelle cioè di riferimento per il mercato europeo) sono salite nelle ultime settimane di 80 dollari a tonnellata. Un aumento che si traduce in un aumento fino a oltre 5 centesimi in più al litro sui prezzi praticati alla pompa in Italia. E che, al momento è stato trasferito solo in piccola parte (circa 1,5 centesimi) sui prezzi al consumo: resterebbero da riversare così circa 2-3 centesimi di euro che rappresentano il potenziale rincaro finora accumulato. Salvo nuovi rimbalzi delle quotazioni internazionali Platt's dei prodotti lavorati legate alle ultime fiammate del greggio registrate ieri. Sulla stessa entità anche il rischio-rialzo per il gasolio che - riferiscono le stesse fonti sulla base dell'andamento internazionale delle quotazioni del prodotto nelle ultime settimane - potrebbe registrare, sempre secondo i primi calcoli sulla carta, un nuovo rincaro di 2-3 centesimi. Spingendo, anche in questo caso, i prezzi al consumo verso nuovi massimi storici. Ovviamente la decisione se, e quanto, trasferire al consumo gli aumenti internazionali spetta alle compagnie. Di certo, comunque, c'è che per gli automobilisti in partenza per le vacanze il rincaro - rispetto all'estate 2005 - è già di oltre 5 euro a pieno, vale a dire 10 mila lire del vecchio conio. E che quindi la spesa per le ferie di quest'anno, solo sul fronte del carburante, rischia di salire di 15-20 euro rispetto all'anno passato considerando 3-4 rifornimenti completi tra andata, ritorno e qualche spostamento nelle mete vacanziere. «Il nuovo record raggiunto dal petrolio è preoccupante, soprattutto per l'approssimarsi degli esodi estivi da parte dei cittadini». È quanto sottolinea, in una nota il Codacons lanciando un appello al Governo affinchè anticipi l'annunciata sterilizzazione dell'Iva sui carburanti, attesa per gennaio 2007.