Profumo: «Pronti a nuovi acquisti»

Una operazione voluta fortemente da Alessandro Profumo, il suo amministratore delegato che in Baviera illustra il Piano triennale 2006-2008 in perfetto inglese di fronte alla comunità finanziaria internazionale. Poi incontra i giornalisti e illustra le strategie che verranno seguite da quella che oggi è la quarta banca in Europa a livello di capitalizzazione. La nuova Unicredit-Hvb, è stato detto, punta su una crescita dell'utile per azione del 27%, con un forte recupero di redditività per Hvb, che dovrebbe raggiungere un ritorno sul capitale del 18% a fine piano. E se c'è grande attenzione al rafforzamento patrimoniale, per tornare alla fine del triennio ai livelli precedenti all'avventura tedesca, una «importante» capacità di generare cassa permetterà di cogliere le opportunità di acquisizione che si presenteranno, Italia inclusa, è stato spiegato. A Piazza Affari la nuova conferma dei target ha creato un pò di delusione, con il titolo che ha chiuso in calo del 3,14% (a 3,95 euro) con scambi forti che hanno riguardato oltre l'1,2% del capitale. Un piano ambizioso, secondo alcuni analisti. Quali sono i principali obiettivi che intendete raggiungere? «Non lo definirei ambizioso ma realistico. Siamo abituati a mantenere le promesse e questa operazione lo testimonia. Il piano di sviluppo di Unicredit-Hvb fino al 2008 prevede una crescita media annua degli utili per azione del 27%, e dei ricavi dell'8%». Le sinergie come vi permetteranno di intervenire dal lato dei costi? «Prevediamo un miglioramento dell'efficienza in tutte le divisioni e un conseguimento delle sinergie di costo pari a 900 milioni di euro al 2008». Pensate anche ad altre acquisizioni magari in Italia? «Mi dicono che purtroppo sono un po' zuccone ma è difficile che abbia cambiato idea se ho detto una cosa poco tempo fa. Unicredit, comunque, guarda all'intera Europa occidentale che è composta da molti paesi interessanti». Pensate a qualche Paese in particolare? «Diciamo che viaggio molto». In caso di shopping è escluso comunque un aumento di capitale? «Unicredit ha risorse disponibili per eventuali acquisizioni e quindi oggi è assolutamente escluso un aumento di capitale. Il piano comunque non contempla acquisizioni ma è basato soltanto su crescita organica». Capitolo dividendi. Come cambiera' la vostra politica? «I dividendi del gruppo Unicredit cresceranno a ritmo costante fino al 2008, ma a un tasso inferiore a quello previsto per la crescita dell'Eps (utile per azione, ndr), pari al +27% medio annuo. Fino al periodo coperto dal piano ci sarà una crescita differente. Quando avremo raggiunto i target indicati allora il dividendo potrà crescere in linea con l'Eps». Come ha vissuto la vittoria dell'Italia nella semifinale contro Germania? «Ho visto la partita in albergo insieme ai colleghi tedeschi. Una grandissima soddisfazione in un clima di reciproca sportività. Impensabile solo qualche tempo fa». Insomma, nessun incidente diplomatico? «Lavoro con i tedeschi a questo progetto da 7 mesi e le assicuro che c'è un clima fantastico. Abbiamo imparato a conoscerci e lavorare con entusiasmo. Le sono mancati i quotidiani italiani con i commenti sulla vittoria azzurra? «No. Anche perché di buon mattino me li sono fatti procurare. E le assicuro che li ho letti tutti».