Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Mediobanca, in arrivo il sostituto di Salvatori

default_image

  • a
  • a
  • a

Nell'aggregazione tra Unicredit e Hvb, infatti, sono state smentite le «Cassandre che sostenevano che la differenza culturale tra i due gruppi sarebbe stata fonte di problemi: invece si è rivelato un punto di forza». A sostenerlo è il presidente del gruppo bancario, Dieter Rampl, nel giorno in cui viene presentato il piano industriale della banca. L'ad Alessandro Profumo si è soffermato sulle possibili acquisizioni: «abbiamo un importante cash flow e se ci saranno opportunità le valuteremo. Possiamo permetterci quello che vogliamo». Il presidente Rampl ha intanto sottolineato che nell'integrazione, i costi attesi sono scesi a 1,25 miliardi dagli 1,35 originariamente stimati. Profumo ha anche escluso un ritorno nel comitato esecutivo di Piazzetta Cuccia, in vista dell'uscita di Carlo Salvatori. «Ho preso una posizione su Mediobanca che non mi aspetto di cambiare», ha detto. Della sostituzione del vice presidente, passato alla guida di Unipol, sarà dunque il comitato nomine di Piazza Cordusio. Al recente annuncio dell'amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, sul fatto che per fine mese sarà noto il nome del nuovo partner industriale del gruppo, Profumo si è limitato a dire «da osservatore esterno» che «stanno facendo un grande lavoro». Il gruppo intanto, dopo un'attività di trading risulta risalito al 5,219% del Lingotto. Per quanto riguarda Telecom, Profumo ha sottolineato che nel mercato corporate Unicredit è una delle principali banche italiane e quindi continuerà ad avere rapporti professionali con Olimpia anche dopo essere uscita dal capitale. «Siamo uno dei più forti player del mercato - ha detto Profumo - di sicuro abbiamo a che fare con loro e continueremo ad avere rapporti con loro». Unicredit dovrebbe uscire dal capitale di Olimpia esercitando un'opzione di vendita sul 4,772% nel prossimo autunno. Nella vicenda Autostrade, invece, «bisogna vedere cosa succederà con la quota di Abertis: come Unicredit faremo la nostra parte». Profumo ha aggiunto che «se gli altri azionisti di Schemaventotto dovranno comprare la quota di Abertis - ha aggiunto - Unicredit comprerà la propria quota».

Dai blog