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Enel, piano da 1500 assunzioni

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Il gruppo elettrico investirà 14 miliardi in Italia nei prossimi 5 anni

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Fulvio Conti, è partito da questi dati, ieri, per presentare il piano di sviluppo della società elettrica più importante d'Italia ai vertici confederali e di categoria di Cgil, Cisl, Uil, Filcem, Flaei e Uilcem. Mentre sul fronte francese, la fusione tra Suez e Gaz de France appare sempre più in salita. Investimenti per 14 miliardi. Enel investirà in Italia circa 14 miliardi di euro nei prossimi 5 anni nell'ammodernamento degli impianti, nello sviluppo delle energie rinnovabili e nella qualità della rete di distribuzione elettrica e del gas. Nell'incontro di ieri è stato fatto anche il punto sul piano di riconversione delle centrali a carbone pulito, sulle misure per assicurare l'approvvigionamento del gas, sullo scenario regolatorio e sulle prospettive di crescita internazionale di Enel. Oltre mille nuove assunzioni. Sul fronte dell'occupazione l'ad Conti ha fatto il punto sull'attività degli ultimi tre anni con l'assunzione di «2.050 nuovi dipendenti rispetto ai 1.500 previsti» e ha annunciato un nuovo piano che «prevede altrettanti nuovi posti di lavoro nei prossimi anni». Nasce l'Osservatorio comune. Nel corso dell'incontro si è deciso di costituire un Osservatorio comune «per approfondire periodicamente le questioni relative alla sicurezza delle fonti di approvvigionamento e ai costi dell energia, alla dimensione europea del problema energetico, al consolidamento del processo di liberalizzazione del settore, al Protocollo di Kyoto e alle tematiche ambientali». I rappresentanti sindacali hanno anche chiesto ad Enel di intensificare ogni sforzo per promuovere il dialogo con il territorio nella realizzazione di nuove infrastrutture. Socialisti francesi contro la fusione Suez-GdF. Intanto, sembra sempre più in salita la fusione tra Suez e Gaz de France annunciata qualche mese con l'obiettivo di ostacolare l'eventuale scalata di Enel a Suez. I socialisti francesi sono infatti pronti a presentare fino a 50 mila emendamenti pur di sbarrare la strada al progetto di legge che, autorizzando la privatizazione di GdF, apre la via alla sua fusione. A minacciare un numero record di emendamenti è stato il presidente del gruppo socialista alla camera Jean-Marc Ayrault dopo che il ministro dell'economia Thierry Breton ha confermato la determinazione del governo ad andare avanti con il progetto.

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