Cardia: «Ridare fiducia ai risparmiatori»
La Consob chiede lo sforzo degli operatori per rilanciare la credibilità dei prodotti finanziari
Prepararsi a recepire le nuove regole sui mercati previste dalle direttive europee. Dimenticare i casi Cirio, bond argentini, Parmalat, Giacomelli fino ai più recenti casi Bnl, Rcs e Bpi. Parola del presidente Consob Lamberto Cardia, che ieri nel corso dell'annuale incontro con il mercato finanziario ha ribadito l'importanza del risparmio per la «crescita e rilancio dell'economia». Recuperare fiducia nel mercato «è necessario e possibile», ha sottolineato Cardia, nelle conclusioni del suo discorso, ricordando che la fiducia dei risparmiatori va guadagnata, con gli operatori pronti a «superare logiche ormai puramente conservative» salvaguardando «le esigenze di tutela dei risparmiatori». Regole chiare e certe quindi, «la cui osservanza venga puntualmente sanzionata». Regole non in eccesso, poi, per evitare «di tenere lontane le società dai listini di Borsa». Serve perciò un nuovo testo unico della finanza. È il primo strumento di garanzia secondo il presidente Consob, che rivolgendosi al mondo della politica ha sottolineato la grande opportunità del processo in corso per l'integrazione dei sistemi finanziari europei. Sono infatti in arrivo cambiamenti a livello Ue del quadro normativo che daranno «una nuova fisionomia» al Tuf (Testo unico della finanza). Entro l'anno giungeranno le direttive sui Prospetti, sulle Opa, su Servizi finanziari e Trasparenza. «Occasioni da non mancare - ha detto Cardia rilevando come a gennaio 2007 scadrà anche il termine per adeguare il Tuf alla legge sul risparmio - per interventi legislativi organici e coordinati». Il nuovo ruolo di Consob e magistratura nella vigilanza è sempre più stretto. «Collaborare con tutte le magistrature - ha detto Cardia - deve continuare ad essere fondamentale per ridurre gli spazi di comportamenti lesivi del mercato e dei risparmiatori». Il «primo segnale di reazione forte e tangibile» alla scalata Antonveneta fu compiuta, ha rivendicato con orgoglio il presidente, proprio da parte della Consob con l'accertamento del patto parasociale occulto fra Bpi e altri soci cui poi seguì l'attività della magistratura. «Intenso», peraltro, il lavoro degli uomini della Commissione anche sulle altre scalate connesse Bnl e Rcs che «ha portato a un boom dell'attività della vigilanza nel 2005». Sulle vicende sono in corso i procedimenti sanzionatori, attribuiti dalla nuova direttiva alla Consob, che riguardano anche la vicenda Ifil-Exor. Tuttavia gli scandali non si sono ancora fermati. Il più recente, quello del calcio. Per Cardia, ora come mai, non c'è nessuna scorciatoia. Serve un delisting delle società di calcio, che «richiede un'offerta pubblica d'acquisto totalitaria» che tuteli così gli azionisti di minoranza.