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Pirelli accelera sul riassetto di Olimpia

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Tronchetti Provera punta a liquidare Hopa. I bresciani vogliono 625 milioni

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Il riassetto della scatola a cui fa capo il 18% di Telecom, infatti, è adesso più che mai al primo posto dell'agenda del numero uno di Pirelli. Dopo la rinuncia alla quotazione dei pneumatici, infatti, Tronchetti Provera punta a definire in tempi brevi lo scontro all'interno dell'azionariato che controlla il gruppo di telecomunicazioni. E, secondo alcuni operatori del mercato, potrebbero affacciarsi nuovi soci pronti ad affiancare Olimpia nelle prossime mosse. Non solo. Il ritiro dell'offerta di Pirelli Tyre potrebbe dare un'accelerazione al programma di cessione delle partecipazioni. Lo sbarco in Borsa dei pneumatici, infatti, avrebbe permesso di raccogliere circa 900 milioni, un importo consistente sarebbe stato destinato a finanziare l'assegno da 1,6 miliardi che Tronchetti deve sborsare per fare fronte alle scadenze di Olimpia. La prima, fissata per il 12 luglio, riguarda il riacquisto delle quote in mano alla finanziaria bresciana Hopa. La seconda è a ottobre, quando Pirelli dovrà staccare un assegno da 1,2 miliardi per ricomprare le quote di Olimpia possedute da Unicredit e Intesa. Sul dossier Olimpia è in corso uno scontro tra Hopa da una parte e Pirelli ed Edizione Holding dall'altra. «Stiamo andando avanti con la trattativa e speriamo di chiudere presto», si è limitato a dire il presidente di Hopa, Marco Morelli, al termine dell'assemblea che ha dato il via libera ai conti 2005. In queste ore si cercherà di trovare un accordo sul prezzo del divorzio, ma intanto il bilancio di Hopa ha fatto chiarezza sulle sue pretese. Nella peggiore delle ipotesi i bresciani contano di incassare 625 milioni di euro.

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