Rcs, cedute le azioni di Ricucci
Dopo il fallito tentativo di accordo con la Magiste di Stefano Ricucci, Banca Popolare Italiana ha esercitato il pegno vantato sul pacchetto pari al 14,8% di Rcs in mano alle società che facevano capo all'immobiliarista romano (Magiste International e Garlsson Real Estate). Il collocamento delle azioni, per il quale è stata incaricata Credit Suisse, comincerà e si concluderà nella giornata di oggi. Agli attuali valori di Borsa il pacchetto vale 463,4 milioni di euro. Per il collocamento è stata scelta la procedura di accelerate bookbuilding che prevede, tra l'altro, il collocamento di tutte le azioni a un prezzo unico. I titoli saranno offerti in vendita con un'asta esclusivamente nei confronti di investitori istituzionali in Italia e all'estero, tranne gli Usa. Come potenziale acquirente, parteciperà anche Bpi. Al termine del collocamento Credit Suisse fisserà il prezzo e individuerà gli investitori istituzionali assegnatari delle azioni. Si prevede il trasferimento delle azioni entro il 5 giugno prossimo. Bpi ha anche concluso un impegno di lock up con Credit Suisse, cioè qualora la stessa Bpi risultasse all'esito del collocamento acquirente di azioni Rsc, non procederà direttamente o indirettamente per 90 giorni ad alcuna offerta, vendita o altro atto di disposizione della azioni. Fino all'ultimo Magiste ha sperato e lavorato per raggiungere un accordo. Ma la proposta di concordato preventivo preparata dagli advisor del gruppo non ha convinto l'ex Lodi. Oggi dunque non ci sarà, come annunciato ieri dai legali di Ricucci, il deposito della richiesta di concordato al tribunale fallimentare di Roma che necessita dell'assenso del creditore. Intanto la Procura capitolina che indaga sulla scalata ad Antonveneta anche ieri è sembrata orientata a chiedere il fallimento del gruppo. In caso di iniziative legali di natura cautelare o di apertura di procedure nei confronti della Magiste, Bpi si è impegnata sia nei confronti degli accordi con Credit Suisse sia con separato atto disciplinato dalla legge inglese a manlevare (cioè dare una sorta di assicurazione) e a tenere indenni gli investitori assegnatari di azioni Rcs dal pericolo di azioni legali o revocatorie.