I salari corrono più dei prezzi

E aumentano più dell'inflazione con un +0,2% ad aprile rispetto a marzo e +2,7% rispetto allo stesso mese del 2005. Lo ha comunicato l'Istat sottolineando che nei primi quattro mesi dell'anno le retribuzioni sono cresciute del 2,5% tendenziale. Non solo: i mesi di attesa per i lavoratori con il contratto scaduto sono in media 9,7, mentre l'attesa media distribuita sul totale dei dipendenti è di 4,6 mesi. L'andamento dei salari, secondo l'ex sottosegretario al Welfare e senatore di Forza Italia, Maurizio Sacconi «continua ad essere superiore all'inflazione, negando la tesi dell'impoverimento generalizzato». Rimane aperto però «il problema di una riforma della contrattazione che colleghi il salario alla produttività stimolando relazioni industriali cooperative, partecipazione e competitività». Nel periodo gennaio-febbraio 2006 il numero di ore non lavorate per conflitti (originati dal rapporto di lavoro) è stato di poco superiore ad un milione (3 volte e mezzo di più rispetto al corrispondente periodo dell'anno 2005). Di queste, l'87,8% è dovuto al rinnovo del contratto di lavoro. L'Istat evidenzia che nel mese di febbraio, la disaggregazione per campo di attività economica mette in luce una notevole concentrazione in due settori: nelle industrie metallurgiche e meccaniche (28 mila ore pari al 31,1% del totale) e in quello del credito con 37 mila ore corrispondente al 41,1% del totale. Inoltre, ad aprile erano senza contratto circa 5,9 milioni di persone, per un totale di 43 contratti scaduti e circa il 50% della massa salariale. In assenza di nuovi contratti, la media annuale di crescita retributiva per il 2006 sarebbe comunque del 2,3%. In particolare, risultano rinnovati contratti soprattutto nell'industria (79,1% contratti in vigore) e nel commercio (77,2% contratti in vigore), mentre nei trasporti risulta in vigore il 52,4% dei contratti. Gli accordi di lavoro per l'Istat sono invece scaduti soprattutto nel credito, dove appena il 2,9% dei contratti risulta in vigore e nella pubblica amministrazione, dove i contratti sono scaduti tutti dal 31 dicembre 2005. Nei trasporti gli aumenti ad aprile rispetto un anno prima risultavano del 4,1%, mentre in edilizia l'aumento medio era del 2,8%. Risultano in aumento anche le retribuzioni dei ministeri e della scuola (+5,3%), ma questi aumenti sono dovuti ai contratti scaduti alla fine dello scorso anno. Infine, nei primi due mesi del 2006 sono state perse per scioperi un milione e 22 mila ore di lavoro, con un aumento del 254,9% rispetto allo stesso periodo del 2005. Un aumento concentrato soprattutto nel mese di gennaio con 932 mila ore perse rispetto alle 153 mila del gennaio 2005.