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Enel, avanti tutta con la crescita all'estero

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L'opa Suez resta in congelatore, ma è pronta l'offensiva sulla romena Muntenia e su Endesa

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A dirlo è l'amministratore delegato Fulvio Conti che sottolinea come la società continui a nutrire un «interesse strategico» per gli asset della spagnola Endesa. E si dice fiducioso sulla gara per la romena Electrica Muntenia Sud: «Siamo i favoriti», spiega, aggiungendo di essere ottimista su «due operazioni in America centrale che ci aprono il mercato brasiliano». I fronti aperti. «Le restrizioni del mercato italiano - ha spiegato il presidente Piero Gnudi ai soci - ci impongono di indirizzare verso l'estero gli sforzi per crescere». Voglia di acquisizioni, dunque. Del resto le risorse per fare shopping ci sono - ha spiegato Conti - ma «non posso commentare specifiche operazioni». Linea della fermezza anche su Suez: «Voglio scandire queste parole, l'Enel non ha mai annunciato un'opa su Suez», ha precisato Conti. Rimane aperto, poi, il fronte spagnolo, con le offerte di Gas Natural ed e.On su Endesa ancora pendenti. «Abbiamo espresso - spiega - il nostro interesse strategico per questi asset», quelli di Endesa. Le voci su Eni. Con l'Eni «non c'è alcuna operazione all'ordine del giorno, né di fusione né di acquisizione di asset» del cane a sei zampe, e «qualsiasi indiscrezione è destituita da ogni fondamento». È netto il giudizio negativo di Conti sull'ipotesi di creare un campione nazionale unendo le forze dei due principali gruppi energetici italiani. Maxi cedola al Tesoro. Mentre le acquisizioni europee restano in attesa dell'occasione giusta, il gruppo archivia comunque un 2005 in decisa crescita. Gli azionisti ieri hanno infatti approvato un bilancio che vede l'utile netto in aumento del 48% a 3,895 milioni di euro, e incassano un dividendo di 63 centesimi, di cui 19 già anticipati e 44 in pagamento a giugno. Una cedola complessiva che vale un assegno da 830 milioni di euro per le casse del ministero dell'Economia e di 395 milioni per la Cassa depositi e prestiti. Il primo trimestre e aprile che è «andato molto bene» fanno prevedere un utile 2006 anch'esso in crescita, e gli azionisti potranno contare su una cedola «di almeno 42 centesimi per i prossimi due anni». Fiducia sul titolo. Nonostante i risultati archiviati, Conti non nasconde l'insoddisfazione per l'andamento delle azioni Enel, che ieri hanno chiuso in borsa a 6,959 euro (+0,24%). Ma l'ad ha parlato di «segnali di sostegno decisamente forti» che fanno attendere «un recupero sostanziale del nostro titolo». «Viva soddisfazione» da parte del Tesoro, il cui rappresentante Mario Stella Richter ha spiegato che il dividendo «porta a una remunerazione del valore di mercato dell'azione superiore al 9%».

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